Un convegno del Centro studi Oriente Occidente di Ancona sul filosofo cattolico luganese di cui ricorre quest’anno il decennale della morte
Ancona, 2 novembre 2007 - Nel 2007 ricorre il decennale della morte del filosofo cattolico luganese Romano Amerio, di cui, nonostante gli apprezzamenti rivolti alla sua opera da Giovanni Paolo II, sembra vigere una specie di “damnatio memoriae”, con un silenzio praticamente totale sugli esiti, sì opinabili, ma rilevanti, della sua indagine filosofico-teologica. Il convegno “Romano Amerio, il Vaticano II e le variazioni nella Chiesa cattolica del XX secolo”, organizzato dal Centro studi Oriente Occidente di Ancona e ideato da Giuseppe A. Possedoni, proverà ad analizzare i risultati dei suoi studi, la sua analisi delle vicende della Chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II e il suo pensiero circa gli sviluppi del dibattito e del confronto teologici che ne sono seguiti. Il tutto letto alla luce della sua opera principale, “Iota Unum”.
L’iniziativa, promossa con il patrocinio e la compartecipazione del ministero per i Beni e le Attività cultuali, il Consiglio regionale delle Marche, la Provincia di Ancona-Assessorato alla Cultura-Leggere il '900, Banca delle Marche, Università Politecnica delle Marche, si svolgerà venerdì 9 novembre, dalle 10 alle 19, nella Sala del Consiglio della Facoltà di Economia "G. Fuà" a Villarey di Ancona.
Ai saluti di Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, e di un rappresentante del Centro studi Oriente Occidente, interverrà al convegno, che sarà moderato dal giornalista e vaticanista Sandro Magister, Agostino Marchetto, arcivescovo Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, storico e canonista (Città del Vaticano) su “Letture ermeneutiche del Concilio ecumenico Vaticano II”.
Seguiranno le relazioni di Matteo D'Amico, docente di storia e filosofia, saggista di Ancona, su “Per un accesso a ‘Iota Unum: la struttura della critica di Amerio alla teologia conciliare e post-conciliare”, e di Enrico Maria Radaelli, saggista, scrittore, direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Estetica dell'Associazione Internazionale Sensus Communis di Roma, su “In principio era il verbo…non l’amore (errori della ‘dislocazione’ delle essenze trinitarie).
Alle 16, Dario Sacchi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano parlerà di “Romano Amerio e la metafisica classica” mentre Antonio Livi, Pontificia Università Lateranense di Roma, “Le disavventure di un filosofo cristiano”. Pietro De Marco dell’Università di Firenze, discuterà di “Teologie ‘neoteriche” e de-ellenizzazioni: per una diagnosi del campo teorico post-conciliare” e Pietro Cantoni, Studio Teologico Interdiocesano “Mons. Enrico Bartoletti” di Camaiore (Lucca), “Può la Chiesa variare veramente? Tradizione, trasmissione, cambiamento, continuità”. Le conclusioni saranno affidate a Sandro Magister. Per informazioni www.orienteoccidente.org, tel. 339-7575640.