Serie A Tim 23ª giornata: Fiorentina-Udinese 2-0
FIRENZE – In un Franchi completamente vuoto, eccezion fatta per giornalisti, cineoperatori e steward, Prandelli è costretto a schierare una Fiorentina d’emergenza: oltre agli infortunati Santana, Donadel e Gobbi, il mister tiene a riposo anche Toni e Mutu, che nelle ultime ore hanno accusato degli acciacchi fisici. Dentro dunque Pazzini e Reginaldo. Malesani risponde con la coppia d’attacco Iaquinta-Asamoah. Fuori dalla curva Fiesole si sono radunati diversi tifosi che cercano di far arrivare il loro sostegno all’interno dello stadio, ma l’inizio della partita è ugualmente irreale. Prima azione degna di nota al 3’: cross di Jorgensen, Dainelli ha tutto il tempo per piazzare il colpo di testa vincente, ma la palla finisce fuori. Al 5’ risponde l’Udinese: il fuorigioco della Fiorentina non funziona, Iaquinta si ritrova solo davanti a Frey ma colpisce malissimo, pallone sul fondo. La Fiorentina va di nuovo vicina al gol al 10’, quando Reginaldo si invola sulla fascia destra e dopo una serie ubriacante di finte mette un pallone d’oro per l’accorrente Montolivo, che incredibilmente manca il tap-in a porta vuota. Due minuti dopo gran botta dalla distanza di Jorgensen, De Sanctis respinge sui piedi di Pazzini, che di sinistro spreca. Il gol è maturo e si concretizza al 16’: cross di Blasi per Reginaldo, il brasiliano si prende tutto il tempo per stoppare il pallone e tirare a botta sicura. E’ l’1-0. L’Udinese non reagisce ed è ancora la Fiorentina a rendersi più volte pericolosa. Al 27’ Liverani prova la botta al volo da fuori area, colpisce benissimo ma il pallone finisce fuori di un soffio. Il secondo gol arriva allo scadere del tempo, con un’azione da manuale, tre tocchi, tutti di prima, e la partita è chiusa: è Liverani, con uno splendido cross al volo, a liberare Pasqual, palla in mezzo e girata vincente di Pazzini. Nella ripresa il ritmo cala e la partita diventa meno spettacolare. Non mancano comunque le occasioni da rete. Al 10’ botta di D’Agostino che esalta Frey: il portiere francese in tuffo blocca con una sola mano. Pazzini prende qualche botta di troppo ed è richiamato da Prandelli in panchina. A suo posto Samuele Di Carmine, classe ’88, che al 42’, imbeccato da Liverani, ha anche la chance di segnare ma il suo tiro è respinto da De Sanctis. E’ l’ultima emozione della partita, dopo 3’ di recupero Ayroldi fischia la fine, i giocatori viola si abbracciano ma non possono ricevere l’applauso della curva. Si rientra negli spogliatoi in un silenzio di tomba: termina così a Firenze la domenica più surreale di un campionato sempre più anomalo.
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