Leon Battista Alberti, l’Uomo del Rinascimento
FIRENZE - Dall’11 Marzo al 23 Luglio Palazzo Strozzi ospita una mostra di altissimo profilo dedicata a quel Leon Battista Alberti che incarnò a pieno l’ideale dell’Uomo Nuovo del Rinascimento.
La culla del Rinascimento ospiterà per circa quattro mesi un percorso espositivo dedicato ad uno dei suoi figli più legittimi, Leon Battista Alberti, uomo di vasta cultura nonché figura tra le più importanti nel panorama intellettuale dell’Italia del XV secolo: L’Uomo del Rinascimento. Leon Battista Alberti e le arti a Firenze tra Ragione e Bellezza. Più di 160 opere, inserite nella splendida cornice di Palazzo Strozzi e tra le quali sarà possibile ammirare anche quelle di artisti del calibro di Donatello, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Neri di Bicci e tanti altri. Vale la pena ricordare anche la presenza di pregiatissimi pezzi come la Madonna con Bambino (Donatello), l’Armadio degli Argenti (Beato Angelico), la Calunnia (Botticelli). Un complesso ed affascinante itinerario artistico diviso in ben sette sezioni: la vita, gli anni fiorentini, la committenza Rucellai, la città di Alberti, il trattato di architettura, la città ideale, la scienza. Tappe che scandiscono l’evoluzione e la crescita umana ed artistica di un uomo che fermamente credeva nella necessità di comprendere il mondo in tutti i suoi aspetti. Tappe che conducono anche alla scoperta di una città come Firenze colta nel suo momento artistico di maggior splendore. Fu architetto e teorico dell’arte, letterato ed urbanista, ma soprattutto codificatore delle teorie umanistiche grazie al sostegno degli antichi e all’esperienza del suo continuo andare ramingo alla ricerca della perfezione e della bellezza. Quella perfezione che sembrò aver trovato a Firenze, come dimostrano alcuni versi del De Pictura dedicato al Brunelleschi: “Io credevo tramontate per sempre le arti belle, ma poi che dal lungo esiglio in quale siamo noi Alberti invecchiati fui in questa nostra sopra l’altre ornatissima patria ridoto, compresi in molti, ma prima in te, Filippo… essere a ogni lodata cosa in ingegno da non posporgli a qual sia stato antiquo e famoso in queste arti”. Quella bellezza, per raggiungere la quale “gioverà pilliare da tutti i belli corpi ciascuna lodata parte et sempre… perchè nonne in uno corpo solo si truova compiute bellezze ma sono disperse et rare in più corpi”. Alla città di Firenze, l’Alberti ha lasciato un patrimonio artistico di assoluto valore: innanzitutto, come sostenne il Vasari, a lui può essere attribuito il Palazzo Rucellai, anche se talune fonti fanno riferimento non all’Alberti ma a Bernardo Rossellino. Con molta probabilità però il primo ne fu l’autore ed il secondo ne fu il realizzatore. Oltre a questo suggestivo palazzo, commissionatogli da Giovanni Rucellai, ricco mercante fiorentino, è da ricordare il completamento della facciata della chiesa di Santa Maria Novella, il Tempietto del Santo Sepolcro e la tribuna della Santissima Annunziata. Una mostra che in totale presenta 34 dipinti, 22 disegni, 30 sculture o rilievi, 4 elementi architettonici, 11 gessi, 21 manufatti di arti minori, 6 medaglie, 20 manoscritti, 5 lettere, 13 volumi a stampa. Un viaggio nel piacere dell’arte, promosso e prodotto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Per info: www.albertiefirenze.it
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