CRISI EX SCAC, COLDIRETTI ANCONA CHIEDE UN PROGETTO LEGATO TERRITORIO CHE DIA CERTEZZE ALLE IMPRESE
“SOLO COSI’ SI DIFENDERANNO ANCHE I POSTI DI LAVORO”
“La crisi dell’ex Scac può essere risolta solo attraverso un progetto di ristrutturazione dello stabilimento che abbia le sue basi sulle produzioni ortofrutticole marchigiane, ovvero che sia realmente legato al territorio”. Lo afferma il presidente di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati, in merito alla ventilata chiusura della Fruttagel di Cesano di Senigallia, oggetto in questi giorni delle preoccupazioni di imprese agricole, lavoratori e amministrazioni pubbliche. “Interventi tampone non servirebbero a nulla – continua Monnati -, poiché la crisi dell’ex Scac rappresenta bene quella di un modello agroalimentare che va ripensato, partendo dalla qualità e dal legame col territorio e dando alle aziende quelle certezze necessarie a una seria programmazione. Solo su queste basi sarà possibile tutelare davvero i posti di lavoro a rischio, e non applicare soluzioni che tra qualche mese ci faranno ritornare al punto di partenza. Ma occorre far presto, poiché questo periodo è decisivo per la programmazione della semina e, con essa, per il mantenimento del reddito delle circa 170 imprese interessate, tra Ancona, Pesaro e Macerata”. Coldiretti chiede dunque una serie di misure innovative che riguardino la qualità delle produzioni, un impiego strategico delle risorse comunitarie e la mappatura del potenziale produttivo. “Il settore sta incontrando delle innegabili difficoltà – conclude la Coldiretti Ancona -, ma proprio ora che si inizia a discutere la nuova Ocm ortofrutta è strategico agire tutti assieme per garantire una soluzione capace di creare un nuovo sviluppo”.