Beaver Creek, 02/12/2007 - La Birds of Prey è la pista di Daniel Albrecht, che dopo la vittoria nella supercombinata di tre giorni fa, riporta la Svizzera sul gradino più alto del podio a cinque anni di distanza dall'ultima vittoria di Michael Von Grueningen. Albrecht ha compiuto un recupero prodigioso nella seconda frazione, risalendo dall'11/o posto della prima manche al primo con il tempo totale di 2'24"30. Il gigante di Beaver Creek è un superG mascherato e avvantaggia gli atleti che riescono a mettere a maggior frutto lo scivolamento. Alle spalle di Albrecht si piazza l'austriaco Mario Matt, anch'egli in recupero dopo il decimo posto di metà gara e beffato dallo svizzero per soli 5 centesimi. Al terzo posto c'è ancora la bandiera rossocrociata di Didier Cuche, primo a metà gara e bravo a contenere il ritardo e a mantenere il podio. Bravo anche il migliore degli azzurri Max Blardone, secondo a metà gara e in lizza fino all'ingresso dell'ultimo muro per un posto sul podio. Poi, un ingresso troppo diretto su una porta sbalza l'ossolano che perde qualche centesimo che alla fine gli risulterà fatale. Alla fine, Blardone è quarto a 4 centesimi dal podio e a 15 dal vincitore: un tempo che fa capire come Blardone sia sempre fra i primi tra le porte larghe, anche quando le condizioni della tracciatura non si adattano certo alle sue caratteristiche di attaccante puro.
Peccato, invece, per Manfred Moelgg, terzo a metà gara, ma penalizzato decisamente dai tratti di scorrimento della seconda. Moelgg interpreta male la seconda tracciatura e chiude al 12/o posto finale staccato di 73 centesimi.
Bene Peter Fill, che dimostra di essersi ritrovato e termina al 15/o posto con 1"10 di distacco dopo il 13/o di metà gara. Davide Simoncelli, non proprio a suo agio sul velocissimo tracciato americano, arriva 20/o a 1"21. Alessandro Roberto è 25/o, anch'egli in difficoltà nella seconda e staccato di 1"67, mentre Alberto Schieppati è 29/o a causa di un brutto errore che lo mette faccia terra a poche porte dal traguardo. Poi l'azzurro si rialza solo per onor di firma.
Non si erano qualificati Florian Eisath che aveva accusato un ritardo di 2"25 e Christof Innerhofer che prendeva 2"47 a causa di un errore nella parte finale della pista. Ritirato nella prima manche Patrick Staudacher.
Ordine d'arrivo del gigante maschile di Beaver Creek (Usa):
1. (11). Daniel Albrecht (Svi) 2'24"30
2. (10). Mario Matt (Aut) +0"05
3. (1). Didier Cuche (Svi) +0"11
4. (2). Massimiliano Blardone (Ita) +0"15
4. (5). Ted Ligety (Usa) +0"15
6. (6). John Kucera (Can) +0"21
7. (8). Hannes Reichelt (Aut) +0"49
8. (3). Benjamin Raich (Aut) +0"56
9. (11). Francois Bourque (Can) +0"58
10. (7). Christoph Gruber (Aut) +0"60
10. (23). Thomas Fanara (Fra) +0"60
12. (3). Manfred Moelgg (Ita) +0"73
13. (20). Mario Scheiber (Aut) +0"77
14. (18). Hermann Maier (Aut) +1"09
15. (13). Peter Fill (Ita) +1"10
15. (17). Stephan Goergl (Aut) +1"10
17. (26). Marcus Sandell (Fin) +1"12
18. (30). Carlo Janka (Svi) +1"13
19. (14). Joel Chenal (Fra) +1"18
20. (19). Davide Simoncelli (Ita) +1"21
21. (16). Erik Schlopy (Usa) +1"24
22. (15). Ales Gorza (Slo) +1"35
23. (21). Truls Ove Karlsen (Nor) +1"43
24. (28). Richard Cyprien (Fra) +1"66
25. (22). Alessandro Roberto (Ita) +1"67
26. (25). Niklas Rainer (Sve) +1"86
27. (29). Markus Larsson (Sve) +1"99
28. (27). Raphael Burtin (Fra) +3"65
29. (24). Alberto Schieppati (Ita) +19"56
41. Florian Eisath (Ita) +2"25
45. Christoph Innerhofer (Ita) +2"47
Patrick Staudacher ritirato prima manche