ASSOCIAZIONE MONDIALE DEI BRUTTI
Piobbico (PU) – Italy
INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AL BRUTTO
L’Associazione Mondiale dei Brutti promuove un’iniziativa unica al mondo
in occasione dell’annuale raduno di Piobbico (PU)
Il “monumento al brutto” è l’ultima, importantissima, realizzazione del Club.
2007-09-06 - L’opera verrà inaugurata in occasione della “Festival Mondiale dei Brutti” 2007 intitolato “La bellezza è negli occhi di chi guarda”, che si terrà domenica 9 settembre a Piobbico, località della provincia di Pesaro famosa per essere la sede storica e il luogo di raduno dei membri dell’Associazione.
Secondo l’ideatore, ed allora Presidente dell’associazione, Telesforo Iacobelli, l’opera sarebbe stata “non un monumento al solito eroe, letterato o poeta, ma la raffigurazione di un uomo brutto che, specchiando di sé non l’apparenza ma le qualità interiori, si vede bello e induce l’osservatore a fare lo stesso, in maniera tale che chiunque osserverà l’opera potrà guardarla ed assieme guardarsi dentro”.
Il concept definito dal Presidente storico dell’associazione dei Brutti, a cui si ispira la realizzazione, è che “attraverso l’uomo che sorregge lo specchio, si intende trasferire l’idea che lo specchio passi da uno strumento di edonismo ad un mezzo per scrutare l’essenza dell’animo umano”.
L’uomo, dunque, vale per quel che è e non per quello che appare.
L’opera dedicata al Brutto, realizzata dallo scultore Augusto Ranocchi, si compone di tre steli di marmo bianco di Carrara.
Dalla lastra centrale sporge il busto in bronzo di un uomo che sorregge uno specchio e la figura è poggiata su un inserti di mosaico in marmo rosso, a simboleggiare la vita.
Le due steli laterali presentano, rispettivamente, inserti in oro e verde ed in blu e nero, a simboleggiare la nascita e la morte.
Il monumento è stato posizionato intenzionalmente in un’area che gli esperti di Public Art e di architettura urbana hanno definito di confine.
Il confine, ovvero il margine, è un luogo che non ha un ruolo evidente nello spazio dell’arredo urbano, così come il brutto è un uomo a volte ai margini sociali.
È dunque stato individuato un luogo in piena sintonia con lo spirito dell’opera ma che, generalmente, non viene utilizzato per collocare opere artistiche in quanto l’area presenta delle caratteristiche di condizione e naturalistiche normalmente destinate ad altro.
Il progetto del monumento è stato realizzato e promosso dall’Associazione in collaborazione con i principali enti del territorio e sponsor privati, che hanno tutti ritenuto che il valore simbolico della realizzazione andasse ben al di là dell’innegabile valore artistico e fosse portatore stabile di un forte messaggio culturale e sociale.
In occasione della festa del 9 settembre è previsto l’arrivo di migliaia di iscritti e simpatizzanti al Club alla cosiddetta “Mecca dei Brutti”.
Migliaia di uomini e donne coinvolti in un rito pubblico e collettivo ricco di cultura, folklore e goliardia, che vogliono prendersi meno sul serio e che, con la loro presenza, intendono esprimere un messaggio di maggior equilibrio sul tema della bellezza e della bruttezza.
Come sottolineano i responsabili del Club dei Brutti “con quest’iniziativa vogliamo porre un segno concreto del nostro operato e intendiamo richiamare l’attenzione della società moderna sul rischio di esasperare in maniera eccessiva ed aberrante il valore dell’apparenza dell’essere umano”.