PEAR Marche: risultati e prospettive – un anno di politica energetica sostenibile.
Firenze, 2006-04-01 - La Regione Marche ha presentato a Firenze il “Piano Energetico Ambientale Regionale” nell’ambito della manifestazione “Terra Futura” Presentare al più largo pubblico possibile le buone pratiche per la sostenibilità sociale, economica, e ambientale, oltre a promuovere modelli di rete e relazioni sociali di consumo, produzione, finanza e commercio sostenibili, sono gli obiettivi della manifestazione fiorentina Terra Futura, giunta quest’anno alla terza edizione. Alla prestigiosa kermesse, presente anche la Regione Marche che ha incontrato pubblico e visitatori giornalmente nel proprio stand espositivo e, più specificatamente, durante il convegno promosso nella giornata di sabato 1 aprile presso la Palazzina Lorenese della Fortezza da Basso. Tema dell’incontro: PEAR Marche: risultati e prospettive – Un anno di politica energetica sostenibile. “La Regione Marche – ha spiegato in apertura dei lavori l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani – è stata la prima ha dotarsi di uno strumento come il Piano Energetico Ambientale Regionale; un risultato diretto della volontà di realizzare quanto i Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome si impegnarono a sottoscrivere a Torino nel 2001”. “La strada intrapresa; quella indicata dal PEAR – ha continuato Amagliani – ci impegna ad una modifica sostanziale dell’atteggiamento culturale”. I contenuti tecnici, gli obiettivi, i primi risultati raggiunti e le istanze che hanno portato alla realizzazione del PEAR, sono stati presentati nei due interventi a cura di Fabio Polonara, Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche ed Antonio Minetti, Dirigente del Servizio Ambiente e Difesa del Suolo della Regione Marche. “Il Piano Energetico della Regione Marche, i cui assi portanti sono: risparmio energetico, energie rinnovabili e micro-generazione diffusa, è estremamente concreto”, ha dichiarato il Prof. Polonara, responsabile dell’equipe di esperti coordinata dal Dipartimento di Energetica dell’Università a cui la Regione ha affidato il compito di elaborare il Piano. “Nell’applicazione di quanto indicato nel PEAR abbiamo assistito, nei pochi mesi che ci separano dalla sua approvazione (ndr febbraio 2005) ad un fiorire di attività e progetti diffusi su tutto il territorio regionale – ha affermato Antonio Minetti – tali da farci toccare con mano quanto l’interesse sul le tematiche del risparmio energetico e della produzione sostenibile di energia siano diffuse e maturate nella nostra regione”. “In questo senso – ha continuato – abbiamo finanziato per quasi 7 milioni di euro vari progetti locali volti all’ottimizzazione del sistema energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili”. “Purtroppo – ha concluso – l’entità della cifra disponibile non è stata sufficiente a coprire i costi di tutti i progetti presentati, per i quali sarebbe stata necessaria una spesa molto superiore”. Dopo un intervento a cura di Andrea Masullo, Docente di Fondamenti di Sostenibilità Ambientale – Università di Camerino, incentrato sulla convenienza economica e ambientale del riciclaggio dei rifiuti, la parola è passata ai vari assessori Provinciali all’ambiente: Patrizia Casagrande (Ancona), Massimo Marcaccio (Macerata), Carlo Migliorelli (Ascoli Piceno) e Sauro Capponi (Pesaro-Urbino) , che hanno socializzato l’applicazione del PEAR a livello locale soffermandosi sulle problematiche incontrate ma indicando tutti una sostanziale univocità di intenti nei confronti del Piano stesso. Hanno chiuso la serie degli interventi programmati: Gisberto Paoloni, Direttore Generale ARPAM e Edoardo Zanchini della Segreteria Nazionale Legambiente.
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