I familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili in concomitanza di ormai numerosi ingressi in Parlamento, nelle Segreterie di Presidenze e nelle Commissioni di Stato - di ex terroristi - ricordano come gli invalidi resi tali dal terrorismo italiano e i loro familiari non siano giustamente contemplati dalle vigenti leggi in materia di ristori.
Inoltre non è questione di dare o meno “una seconda possibilità “, di non “creare pregiudizi sul passato” per certi soggetti che hanno “pagato il loro debito con la giustizia” e così’ via dicendo.
E’ una questione di pari opportunità.
I carnefici hanno il diritto di accedere a cariche pubbliche nello Stato e in Parlamento, addirittura si dice, per una questione di completamento della democrazia.
Le vittime sopravissute alle Stragi e i loro familiari, non hanno invece maturato alcun diritto in tal senso.
Non una vittima sopravissuta nelle Stragi Italiane ha una carica pubblica utile al Paese, non un familiare di vittima impegnato nelle ricerca della verità su 65 anni di stragismo è stato tenuto in considerazione, eppure siamo certi che il grado di democrazia di un paese civile si misuri a suon di Verità non di virtuosismi per nascondere ancora di più carte segretate.
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili.