Venerdì 26 giugno:
passano la prima finale Jacopo Ratini e Naif
Lo ha detto Di Giacomo, voce del Banco del Mutuo Soccorso: “Quando gli dei non sono propizi, ci pensano gli uomini. E la pioggia cessa”. È accaduto proprio questo ieri sera: le nuvole hanno abbandonato il cielo della città di Macerata poco tempo prima dell’inizio della prima serata conclusiva di Musicultura per lasciar spazio alle stelle. Per far posto agli astri del panorama musicale nazionale ed internazionale, saliti sul palco dell’Arena Sferisterio per la XX edizione del Festival della canzone popolare e d’autore, che ha fatto registrare il tutto esaurito nel teatro.
Ad aprire il sipario sulla manifestazione condotta da Fabrizio Frizzi quattro degli otto finalisti del concorso annuale, giunti al rush finale dopo una meticolosa selezione iniziata otto mesi fa con l’esame di 1400 brani in gara: le Cordepazze, Naif, Jacopo Ratini e Paola Angeli. Espressione delle realtà artistiche più innovative dello scenario musicale del Bel Paese, i giovani talenti si sono sfidati per poter accedere alla finalissima di domenica 28 giugno ed avvicinarsi ulteriormente al traguardo più ambito: la vittoria del festival. Insindacabile il giudizio del pubblico, reso noto a fine serata: a spuntarla sono stati Jacopo Ratini, col brano “Studiare, lavoro, pensione e poi muoio”, e Naif, con la canzone “Io sono il mare”.
Terminata la sfida, un’esibizione tutta al femminile. Sul palco, protagoniste le parole. O meglio, i versi: quelli della poetessa libanese Joumana Haddad. Con la partecipazione dell’attrice teatrale Tiziana Bagatella e l’accompagnamento delle note della violinista H.e.r., l’artista ha incantato la platea con i componimenti del suo libro “Adrenalina”, in un’Arena Sferisterio silenziosa e attenta, immersa nella fierezza e nella sensibilità di una poesia costretta a scontrarsi con una cultura integralista ed oscurantista. Poi, di nuovo la musica. E di nuovo una donna, che ieri sera ha avuto il privilegio di “giocare in casa”. Ad esibirsi è stata infatti Beatrice Antolini, l’emergente rockstar di origine maceratese, tornata nella città natale per proporre i suoi successi fatti di rock, pop, psichedelica. Calorosa l’accoglienza riservata all’artista, che per uno strano gioco di scaletta ha preceduto la performance degli ospiti giunti da più lontano al Festival: i Gocoo. Autori della colonna sonora di “Matrix”,gli undici musicisti hanno picchiato su un set di quasi quaranta tamburi taiko, creando un unicum percussivo di grande intensità, coinvolgendo i presenti in un’onda d’urto travolgente, in un ritmo reso ancora più penetrante dai loro movimenti tribali e all’unisono.
A seguire, un momento particolare. L’Atmosfera del teatro si è trasformata in quella di un’enorme festa di compleanno per festeggiare i 20 anni di Musicultura. Promosso dalla Regione Marche, un brindisi da Guinness dei primati con più di 2500 calici offerti a tutti i presenti e un emozionato Piero Cesanelli al microfono. Il direttore artistico dell’evento ha approfittato dell’occasione per chiamare sul palco i suoi più stretti collaboratori: Ezio Nannipieri, vicepresidente dell’associazione Musicultura, Andrea Biti, produttore tecnico, e Concia Lucente, responsabile del settore letterario del festival. Un tintinnio di bicchieri e poi, ovviamente, ancora esibizioni live.
Un grosso brusio: il pubblico ha intuito l’arrivo di un ospite attesissimo ed è esploso in un boato quando ha intravisto il cappello di Vinicio Capossela spuntare da dietro la quinte. Anche lui ha festeggiato. Anche lui vent’anni. Quelli di un’attività fatta di continua ricerca per un prodotto artistico sempre nuovo . Seduto al piano, l’istrionico cantautore ha riproposto brani dell’album d’esordio, “All’una e trentacinque”. Un po’ impacciato di fronte alle domande postegli da Frizzi, si è abbandonato a qualche battuta e ha dato vita ad una rumorosa risata con il suo saluto: “ Volevo solo dire che io odio le griffe ma amo le Marche”. Capossela ha lasciato così la scena ad un’altra attesissima esibizione: la performance del Banco del Mutuo Soccorso. Al calore dell’accoglienza ricevuta, Di Giacomo, leadre della band, ha risposto parlando di giovinezza. E non deludendo le aspettative, ha entusiasmato con 4 brani compresi tra le pagine più significative del rock italiano: “Moby Dick”,”R.I.P.”, “Non mi rompete”, “Paolo, Pa”.
Insomma, un gruppo dalla vita artistica lunghissima ha concluso la prima serata di un festival apertosi all’insegna di nuovi talenti. Realtà nuove ed altre consolidate, dunque, si sono incontrate come sempre nel Festival della canzone popolare e d’autore. Non resta che attendere le altre due serate dello spettacolo per godere ancora di questo mix.
DOMENICA 28 GIUGNO, Ultimo giorno della Controra di Musicultura
Con la “Musica per ballare” di Fabrizio Consoli,
le “stelle ai piedi” di Momo e “La parte in ombra” di Sergio Zavoli
Domenica 28 si conclude La Controra di Musicultura, le serie di eventi che da mercoledì 24 giugno ha animato la città di Macerata in occasione del festival della canzone popolare e d’autore.
Come ultimi appuntamenti in programma alle 18,00 presso il Cortile del Palazzo Comunale, la presentazione di “Stelle ai piedi”, il cd book di Momo, splendido mix di letteratura e musica.
In questo volume, accompagnato da un nuovo album, la cantautrice abruzzese narra la sua storia, quella di un’artista “totale”, una delle voci più personali e interessanti del panorama della canzone d’autore italiana, in grado di muoversi tra scrittura e musica. Con questo progetto Momo raggiunge quel punto nel quale ironia e poesia, leggerezza e profondità, trasparenza e meraviglia si incontrano.
Chiuderà la lunga kermesse di esibizioni pomeridiane dal vivo Fabrizio Consoli, in concerto in Piazza Battisti dalle 18,15 con la partecipazione straordinaria di Simona Bencini. Fabrizio Consoli ha accompagnato artisti del calibro di Eugenio Finardi, Alice, Cristiano De André, Mauro Pagani, PFM; ha partecipato ad un Sanremo Giovani e scritto testi per Finardi; ha pubblicato album con i quali si è aggiudicato il Premio Ciampi. Ora, Fabrizio Consoli si toglie l’ennesima, e meritatissima, soddisfazione col suo ultimo album: “Musica per ballare”. Dodici tracce in bilico tra la canzone d’autore e le contaminazioni jazz e sud americane; una sola cover, “La Canzone Intelligente” di Cochi e Renato. Risultato? Uno spettacolo unico al quale il pubblico maceratese potrà assistere gratuitamente.
A chiudere invece la rassegna “Il libro nel Cortile” Sergio Zavoli alle 18.45 sempre nel Cortile del Palazzo Municipale. Sergio Zavoli proporrà al pubblico, “La parte in ombra”, che rappresenta il punto più alto e maturo della sua produzione poetica. Nel volume, l'autore ripercorre il proprio passato e la memoria si intreccia con il senso della realtà quotidiana, degli affetti familiari, dei luoghi e delle persone amate, e di una dimensione storica turbata da eventi tragici, come l'incidente di Cernobyl, le stragi del terrorismo, le guerre in Medio Oriente, e segnata dalle stagioni della politica italiana. Tutto questo in un tono di pacata saggezza e di impeccabile equilibrio linguistico e stilistico.
Quello di domenica sarà perciò l’ultimo pomeriggio della Controra, che mai come quest’anno ha portato a Macerata un calendario fittissimo di eventi, tutti di grandissimo livello. Il bilancio, salvo l’imprevedibilità del tempo, è oltre ogni aspettativa, data la grande partecipazione di pubblico, il fermento che si è registrato in città e la frizzante atmosfera che ha saputo creare in queste giornate.
MUSICULTURA XX edizione
28 Giugno 2009
Il fascino musicale di Alice, l’energia rock’n’roll di Matthew Lee,
la poesia “in ombra” di Sergio Zavoli
e il ricordo di Fabrizio De André
con Cristiano De André e Pfm
Proclamazione del vincitore assoluto della 20ma edizione di Musicultura e assegnazione della targa della critica
Sarà la finalissima del concorso Musicultura per domenica 28 giugno. Un nuovo vincitore verrà eletto tra i quattro che hanno superato il turno grazie alle preferenze espresse dal pubblico venerdì e sabato sera, e si aggiudicherà il “Premio - Ubi Banca Popolare di Ancona” di 20.000,00 euro. Quella di domenica sarà una serata col fiato sospeso per i concorrenti, che saliranno sul palco per primi, e serata di grande attesa anche sul versante degli ospiti. Se quella di venerdì è stata la serata del brindisi per i venti anni del festival, quella di domenica sarà segnata da un'altra celebrazione: quella del grande Fabrizio De Andrè a dieci anni dalla sua scomparsa. Primo firmatario del Comitato Artistico di Garanzia – organo che vigila da sempre sul valore delle proposte presentate in gara – De André permise all’allora “Musicultura - Premio Città di Recanati” di esistere e di conquistare il prestigio che lo hanno reso grande negli anni. A riportalo tra il pubblico che tanto lo ha amato, il figlio Cristiano De André, che proporrà in anteprima un assaggio del tour estivo “De André canta De André” offrendo un’emozionante interpretazione dei brani del padre.
Anche la PFM-Premiata Forneria Marconi non potrà esimersi dal ricordare il grande Faber, a trenta anni dal celebre tour insieme, che ha cambiato per sempre il modo di ciascuno di concepire la forma canzone, e le componenti di musica e testi.
Perfomance attesissima poi quella di Alice, una delle voci più colte del panorama italiano, che regalerà al pubblico dello Sferisterio i pezzi emblematici nati dal sodalizio artistico con Franco Battiato, facendo emergere la grande attenzione che ha sempre mostrato per la dimensione poetica della sua produzione musicale.
Presenza dirompente sarà quella di Matthew Lee, grande artista la cui padronanza sul palco lo rende, nonostante la giovane età, uno dei rock’n’roll man più completi e carismatici del panorama musicale. Alle serate finali “il genio sulle orme di Jerry Lee Lewis” (così definito dalla stampa), darà prova del suo virtuosismo pianistico e vocale con brani strepitosi che non mancheranno di accendere di ritmo ed energia l’Arena.
Grande attesa poi per le poesie di Sergio Zavoli, che raccolte nella sua ultima prova letteraria “La Parte in ombra”, costituiscono un resoconto della sua vita, costellata da grandi successi, da tragici eventi storici ma anche dalle piccole cose di tutti i giorni: gli affetti, i luoghi e le persone amate.
Alla fine di tutte le esibizioni verrà consegnato l’assegno di 20.000,00 euro al preferito dal pubblico e verrà consegnata la Targa della critica, del valore di 5.000,00 euro, in collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata.
Un’altra edizione della spettacolare storia del Musicultura festival sta per essere archiviata.