Si inizia lunedì 26 Febbraio, alle ore 21, con la proiezione del documentario “Prigionieri di una Fede” di Ivano De Matteo – Luca Gasperini, e l’intervento di Emidio Gabrielli, presidente del comitato di quartiere Agraria. Gli incontri si terranno presso la nuova sede del Bizzarri situata al lato del piazzale di via Gronchi,n° 15 (quartiere Agraria). Completati i lavori di trasferimento nei locali messi a disposizione dall’Amministrazione comunale nel complesso residenziale popolare dell’Erap nel Quartiere Agraria ed in attesa dell’inaugurazione ufficiale della nuova sede prevista per metà Marzo, la Fondazione Libero Bizzarri continua, con particolare dinamismo, la sua attività culturale.
In collaborazione con la Parrocchia SS.Annunziata e il Comitato di Quartiere, è stato avviato un ciclo di incontri dal titolo “UNO SGUARDO SULLA REALTA “ che partirà da lunedì 26 febbraio. I Lunedì culturali, che si avvicenderanno per tutto il mese di Marzo, affronteranno le principali problematiche del nostro tempo:
il calcio, la tradizione, la scuola, i mass-media, la fragilità.
Temi che verranno introdotti dai documentari dell’archivio della Fondazione a cui seguirà il dibattito.
Il programma dell’incontro di lunedì 26 prevede la proiezione del documentario “Prigionieri di una Fede” di Ivano De Matteo – Luca Gasperini, e l’intervento di Emidio Gabrielli, presidente del comitato di quartiere Agraria. Gli incontri si terranno presso la nuova sede del Bizzarri situata al lato del piazzale di via Gronchi, n° 15, con inizio dalle ore 21.00.
“Porteremo i saluti di Don Luigi Ciotti, incontrato questa mattina a Porto Sant’Elpidio al convegno sulla legalità dove ci siamo recati per invitarlo a partecipare alla prossima rassegna di settembre – sottolinea Maria Pia Silla – presidente della Fondazione. “E con i saluti trasmetteremo, assieme ad un particolare abbraccio a Don Gianni, parroco della SS. Annunziata che tanto si adopera nel quartiere, gli apprezzamenti per questa iniziativa che intende dare piena attuazione ad un percorso di costruzione comune di saperi. Percorso che rivela la sua fragilità in quel contesto urbano quale è appunto la periferia, dove le problematiche quotidiane insistono con particolare rilevanza
E ancora una volta – ribadisce la Silla - l’uso dello strumento filmico si rivela essere, forse come nessun altro linguaggio, un elemento prezioso per il confronto e il dibattito fra le varie anime della nostra società, contribuendo a sviluppare partecipazione e grande coinvolgimento.”