Sabato 8 novembre 2008, ore 17.00-Teatro Persiani, Recanati
RECANATI: LA CITTA’ SI RACCONTA A TEATRO- IMMAGINI, SUONI, PAROLE
06/11/2008 -Presentazione-spettacolo al Teatro Persiani per “Recanati Justissima Civitas”-con il Sindaco Fabio Corvatta -Interventi di Paolo Marconi, Giancarlo Capici, Anna Leopardi, Giancarlo Liuti,Donatella Donati, Pietro Zampetti- Coordinamento Gabriella Papini
Una presentazione spettacolo per “Recanati Justissima Civitas”, ultima opera dell’Editrice Pilaedit, che con questa produzione festeggia anche i suoi primi 20 anni. Sabato 8 novembre, al Teatro Persiani,alle ore 17, immagini suoni e parole per raccontare la città e la sua storia, con il saluto del Sindaco Fabio Corvatta e il coordinamento di Gabriella Papini. Un lavoro di ricerca, di studio, di scoperte, di ritrovamenti e di raccolta a cura di Giancarlo Capici, che vede il coinvolgimento di firme assai note da Paolo Marconi a Pietro Zampetti, Giancarlo Liuti, Donatella Donati, Anna Leopardi di San Leopardo e Marisa Bartoli (molti presenti al Persiani). Il tutto oggi raccolto e pubblicato con un criterio antologico e di comparazione in un ponderoso volume, ricco di illustrazioni, disegni, foto d’epoca e documenti. Vengono messe a fuoco le vicende storiche di Recanati, che è già CIVITAS nel XII secolo tra le civitates magnae albornoziane per divenire poi JUSTISSIMA, per il suo codice di leggi con la bolla di Alessandro VI. Con una scrittura veloce, che parte dalle origini con i Piceni, si arriva alla nascita del Comune con l’aggregazione dei TRE CASTELLI e il consolidarsi del primo assetto urbano. Nei secoli XII-XIV la città diviene il centro di un ampio territorio della Marca che si estende a nord verso Venezia e a sud fino a Teramo. Nell’era di Sisto V si acuiscono i contrasti con Loreto che intendeva accorpare Recanati al territorio lauretano; un rischio che svanì solo con la sua morte (1589). Come ricorda Monaldo Leopardi negli Annali, i recanatesi non ne soffrirono molto. L’economia territoriale poggiava anche su strutture determinanti come il PORTO e la DOGANA, con ampie e floridissime attività sostenute dalla presenza di una COMUNITÀ EBRAICA fortemente incisiva nel contesto socio-economico della città. Altro elemento forte la famosa FIERA di Recanati, collegata con le festività lauretane, quando i pellegrini univano alla preghiera presso la Santa Casa di Loreto, la vendita delle loro merci. Le ARCHITETTURE, i palazzi, le chiese e i monumenti più significativi come Palazzo Venieri, Palazzo Colloredo Mels (attuale sede della Pinacoteca Civica con opere di Lotto, Pomarancio e Guercino) rappresentano felicemente quello stretto connubio tra una dinamica economia territoriale e una cultura che trae il meglio dalla tradizione. Pietro Zampetti scrive dei lunghi e ripetuti rapporti di Lorenzo Lotto con Recanati e Loreto e del “Polittico di Recanati” e “l’Annunciazione”, titolando il suo intervento: “PRESENZA ECCELLENTE NEL SECOLO XVI, LORENZO LOTTO (1480-1556)”. Sempre Zampetti con “LEOPARDI E GLI EVENTI DELLA MEMORIA”: UT PICTURA, POESIS”, prefigura nel poeta l’equivalenza emotiva tra poesia e pittura, affermando che in lui la parola diventa anche suono e colore. Ma il protagonista assoluto della città, patrono laico, eccellenza senza confronti, cantore universale è Giacomo Leopardi, poeta e filosofo. Squisita è nelle SPIGOLATURE di Anna Leopardi di San Leopardo, la narrazione colloquiale di alcune “storie familiari”. Con il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Recanati proietta un panorama continuo dell’Infinito del Poeta. Infine, in una suggestiva e originale sceneggiatura, la virtuale presenza del GRANDE BENIAMINO GIGLI in confidenza con Giacomo, cala sul “borgo selvaggio”. Immune da contaminazioni e stratificazioni storiche, oggi Recanati conserva ancora il valore di una città che rimane “mitica”, nel suo rapporto tra antico e nuovo, nell’equilibrio tra conservazione e innovazione.-(Recanati, 6 novembre 2008)