Montappone. Un nuovo marchio di cappelli impegnato nel sociale
L’imprenditore Roberto Tarulli lancia il nuovo marchio “Anemone Meschino”: un’idea di promuovere il cappello Made in Italy tra innovazione e solidarietà. 13/02/2009 - Attraverso un nuovo marchio lanciare sul mercato nazionale un prodotto di qualità che sarà impegnato anche nel sociale, è questo lo spirito con cui il cappellificio Tarulli vuole inaugurare il 2009. Roberto Tarulli, imprenditore del cappello, ha voluto continuare una tradizione di famiglia insieme al padre Vittorio che lo ha introdotto in questo mondo e Angelica Tarulli specializzandosi nella produzione di cappelli e accessori moda come cinture, borse e prodotti d'inconfondibile stile artigianale. Qualità, queste, che lo hanno portato a rafforzare l’azienda fino a farla diventare fornitrice di alcune delle più importanti griffe di moda italiana e internazionale. L'azienda Tarulli si fregia anche del riconoscimento “Azienda Certificata”, e dedica una parte delle sue forniture per il Ministero della Difesa, fornendo prodotti che superano gli alti standard qualitativi richiesti dai vari corpi militari. In questo 2009, l’azienda montapponese, ha però avviato una nuova strategia di mercato per ricollocare la produzione sul mercato interno italiano creando la società “Creativa Srl” sempre con sede a Montappone che promuoverà anche una campagna di promozione-sensibilizzazione. “Sono due i fattori che mi hanno spinto su questa strada – commenta Roberto Tarulli – oggi le aziende che lavorano per le grandi produzioni investono in prodotti moda con garanzie minime, e questo può rappresentare un problema per aziende piccole come la nostra. Da qui l’idea di lanciare un prodotto di alta moda interamente nostro, di alta qualità sotto il marchio “Anemone Meschino” da rivolgere al mercato interno, che attraverso 12 rappresentanti che copriranno il territorio nazionale dalla Sicilia al Piemonte”. L’idea del marchio “Anemone Meschino”, come spiegato dallo stesso proprietario dell’azienda, ha una storia e un valore a parte. L’Anemone è un fiore colorato, bello e dai petali velenosi e da qui parte l’idea di una campagna rivolta al sociale. “Abbiamo preso l’idea di un fiore velenoso – conclude Tarulli – per presentare la figura dei clochard, street man o barboni come li chiamiamo in Italia. Queste persone che vivono ai margini della società, alcuni dei quali anche per scelta di vita per rinnegare una società in cui non si riconoscono, utilizzano i cappelli per raccogliere le elemosine che poi sono l’oggetto del loro sostentamento, per questo motivo abbiamo scelto loro. Sarà lanciata una campagna pubblicitaria nelle grandi città italiane e una percentuale sarà devoluta in favore delle associazioni che si occupano di sostenere le primarie necessità di queste persone”
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