Quarta in Europa per produzione
(55 mld di euro nel 2006), export
pari a 21 mld di euro, 127.000
occupati per lo più in piccole e
medie imprese, concentrate
soprattutto in Lombardia, prima
regione in Europa per numero di
aziende, l’Industria chimica ha
realizzato nel 2006 importanti
surplus nei comparti vernici/adesivi
e soprattutto in quello dei
cosmetici (1,2 mld di euro), settore
in forte espansione non solo
per la componente femminile.
Al centro del sistema industriale,
in quanto fornisce beni intermedi
a tutti i settori produttivi, sensibile
alle tematiche ambientali e
all’innovazione tecnologica (dal
1989 le emissioni in acqua ed in
aria sono calate rispettivamente
del 41% e 94%, i consumi energetici
del 6% e i rifiuti del 36%),
l’Industria chimica registra risultati
positivi anche riguardo agli
infortuni sul lavoro, con una flessione
dell’11% nel quinquennio,
più marcata nei settori che producono
fibre sintetiche e fitofarmaci;
pitture e vernici rimangono,
invece, sostanzialmente stabili
(+0,3%).
Ancora una volta viene evidenziato
come, nonostante la potenziale
pericolosità intrinseca,
l’Industria chimica presenti tassi
infortunistici nettamente inferiori
a quelli dell’Industria in generale.
(Alessandro Salvati)
Consultare il link: -L'industria chimica si rifà il trucco
(Dossier INAIL)
http://www.inail.it/statistiche/DatiInail/osservatorio2007/DATI052007.pdf