E’ vero come titola oggi uno dei massimi quotidiani, il “41 bis” per i boss mafiosi è stato buttato alle ortiche , nessuno dei mafiosi rei della strage di Firenze , “graziati” dai Tribunali di Sorveglianza, è tornato a “41 bis”, malgrado le nostre continue proteste, nessuno, né il Ministero della Giustizia, nè le varie Procure interessate hanno preso in considerazione la possibilità di rispedire “cosa nostra” stragista a regime di carcere duro.
Eppure Cosimo Lo Nigro e Salvatore Benigno stragisti a Firenze il 27 Maggio 1993, oggi non più a regime di detenzione di 41 bis, saranno chiamati davanti al Gup di Palermo quali imputati nel processo per l’uccisione del giovane Giuseppe Di Matteo.
Ci domandiamo come mai , neppure in questo caso, per Cosimo Lo Nigro e Salvatore Benigno non venga immediatamente ripristinato il regime speciale di detenzione di “41 bis”.
A nostro avviso, ci sono tutte le premesse affinchè i due soggetti, Lo Nigro e Benigno, possano da un regime di carcere normale, con tutti i contatti familiari aperti, cercare di far uscire “pizzini” e intimidazioni di ogni genere per sgravare la loro posizione il giorno dell’udienza preliminare per il processo relativo al delitto del figlio di Santino di Matteo , fissata per il giorno 26 Febbraio prossimo.
Scandaloso è anche il fatto che Gioachino Calabro e Giuseppe Barranca , responsabili del massacro di Firenze del 27 Maggio 1993, nessuno pensi a rispedirli dove non possano più avere contatti con l’esterno.
Cosimo Lo Nigro e Salvatore Benigno stragisti a Firenze il 27 Maggio 1993, oggi non più a regime di detenzione di 41 bis, saranno chiamati davanti al Gup di Palermo quali imputati nel processo per l’uccisione del giovane Giuseppe Di Matteo.
Ci domandiamo come mai per Cosimo Lo Nigro e Salvatore Benigno non venga immediatamente ripristinato il regime speciale di detenzione di “41 bis”.
A nostro avviso, ci sono tutte le premesse affinchè i due soggetti, Lo Nigro e Benigno, possano da un regime di carcere normale, con tutti i contatti familiari aperti, cercare di far uscire “pizzini” e intimidazioni di ogni genere per sgravare la loro posizione il giorno dell’udienza preliminare per il processo relativo al delitto del figlio di Santino di Matteo , fissata per il giorno 26 Febbraio prossimo.
Rammentiamo che Santino Di Matteo al processo per le stragi del 1993, si è avvalso della facoltà di non rispondere, eppure i suoi verbali di deposizione sono pieni di omissis.
FIRENZE
> (ANSA) - FIRENZE, 16 NOV - "Cosimo Lo Nigro e Salvatore Benigno stragisti
> a Firenze il 27 Maggio 1993, oggi non più a regime di detenzione di 41
> bis, saranno chiamati davanti al gup di Palermo quali imputati nel
> processo per l'uccisione di Giuseppe Di Matteo. Ci domandiamo come mai per
> loro non venga ripristinato il regime speciale di detenzione". Lo afferma,
> in una nota, Giovanna Maggiani Chelli, portavoce dell'associazione tra i
> familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. "A nostro
> avviso - aggiunge l'associazione in una nota - ci sono tutte le premesse
> affinché i due soggetti possano, da un regime di carcere normale, con
> tutti i contatti familiari aperti, cercare di far uscire pizzini e
> intimidazioni di ogni genere per sgravare la loro posizione".(ANSA).
*Associazione trai familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Dall’18 al 30Novembre 2008
Tutte le sere ore 21.00 Domenica ore 17,30 lunedì riposo
Associazione culturale Artisti Riuniti
“LA FERITA”
di Sergio Pierattini
con
Giulia Weber
regia di
Dominick Tambasco
E' la storia delle vittime della strage di via dei Georgofili attuata dalla mafia il 27 maggio del 1993. Il personaggio che porta lo stesso nome dell'attrice che lo interpreta essendo lei stessa vittima e testimone diretta dei fatti, diventa l' espressione degli effetti devastanti che il tragico evento ha provocato.
Una pièce da non mancare, consigliata da tutta la critica.
Ingresso 12 euro, Ridotto, 7 euro, tessera associativa 3 euro
On Stage dopo il Teatro: dalle 22,30/22.45