Il ruolo svolto dall’attività lavorativa sull’ipertensione arteriosa
RIASSUNTO. INTRODUZIONE. I parametri di pressione arteriosa, sistolica (PAS) o diastolica (PAD) hanno costituito l’oggetto di numerosi studi, alcuni dei quali stabiliscono un’associazione tra l’aumento di tali parametri e la mortalità, in particolare alle età medie. I fattori di rischio di ipertensione più frequentemente studiati sono il consumo di alcol, il fumo e l’origine etnica in riferimento sia alle differenze genetiche che nella condotta alimentare, mentre i fattori di origine professionale sono stati presi in considerazione più raramente e in maniera poco approfondita, inoltre sono state riferite notevoli differenze nelle pressioni arteriose medie di individui che svolgono professioni diverse. Sembra infatti che i “colletti blu” siano più a rischio dei “colletti bianchi”. OBIETTIVI. Il nostro scopo è valutare se determinati rischi o vincoli connessi con l’attività professionale o determinati stili di vita rappresentano un fattore di rischio per l’ipertensione arteriosa in considerazioni dell’aumentare dell’età. Elementi specifici che rendano conto di questa relazione non sono stati ancora completamente chiariti e soprattutto i dati sulla popolazione italiana sono molto limitati. METODI. La metodologia di ricerca utilizzata è stata quella dell’indagine francese ESTEV (Derriennic, Touranchet, Volkoff) - VISAT (Marquie, Janson), studio epidemiologico longitudinale su oltre 23000 lavoratori attivata in Francia nel 1990 al fine di indagare gli effetti a lungo termine delle condizioni di lavoro, riferite all’intera vita professionale, sia sull’invecchiamento sia sulla salute dei lavoratori. Analoga indagine è stata avviata in Italia, nel 2000, in 6 Regioni, prendendo in esame i lavoratori dipendenti di diversi settori produttivi appartenenti a 5 coorti di età: da 32 a 52 anni con intervallo di 5 anni. Le rilevazioni sono state effettuate dai medici del lavoro di azienda attraverso 3 questionari: 1. sulle condizioni professionali (esposizione a determinati rischi o vincoli); 2. sugli stili di vita e la salute percepita secondo il Nottingham Health Profile; 3. sulle condizioni oggettive di salute. Per il presente lavoro saranno considerati solo alcuni parametri utili all’approfondimento epidemiologico nel settore cardiocircolatorio. Essi riguarderanno: 1) le condizioni di lavoro, 2) la valutazione soggettiva del lavoro, 3) costrizioni specifiche del lavoro vissute come più gravose con l’avanzare dell’età. Relativamente all’ipertensione, sono stati considerati ipertesi i soggetti che presentavano una PAS ≥160 mm/Hg e/o una PAD ≥90 mm/Hg nonché coloro in cura antipertensiva. RISULTATI. I risultati si riferiscono a 1104 lavoratori, di cui 76% uomini e 24% donne. La prevalenza di ipertensione si è dimostrata più elevata nei maschi (33% Vs 22%). Le stime del rischio hanno evidenziato una associazione statisticamente significativa con alcuni fattori lavorativi come mantenere posture difficili (O.R. 1.71), lavorare in presenza di calore (O.R. 1.43), a contatto con agenti chimici (O.R. 1.31), stare a lungo seduti (O.R. 1.48), fare più cose contemporaneamente (O.R. 1.41), essere interrotti nel proprio lavoro (O.R. 1.35), non poter distogliere gli occhi dal lavoro (O.R. 1.61). CONCLUSIONI. Noi abbiamo osservato che alcune caratteristiche fisiche del lavoro, ma soprattutto quelle di tipo organizzativo sono fortemente associate all’ipertensione arteriosa. Un elemento importante è sembrata la valutazione soggettiva del valore che i lavoratori danno del proprio lavoro: tale elemento è fortemente connesso con l’organizzazione del lavoro, pertanto è un possibile target di prevenzione (fattore di rischio modificabile). Parole chiave: ipertensione arteriosa, condizioni di lavoro, fattori di rischio, età, costrizioni lavorative ABSTRACT. THE ROLL OF PROFESSIONAL ACTIVITY ON ARTERIAL HYPERTENSION. BACKGROUND: Arterial blood pressure, both systolic (SAP) or diastolic (DAP), has been widely investigated and some studies have shown an association between an increase in these parameters and mortality. The most frequently studied risk factors of arterial hypertension are use of alcohol, smoking and ethnic origin referred to both genetic differences and nutritional habits, while professional factors have been rarely and less deeply considered although significant differences have been found in mean arterial pressure in subjects conducting different professional activities. It seems in fact that “blue collar” workers are more at risk that “white collar” ones. OBJECTIVES. Our aim is to evaluate if work conditions or job strain related to professional activity or to life styles represent a risk factor for arterial hypertension and whether this effect of hypertension is independent of age. In fact, specific factors that may explain this connection have still not been clearly defined. METHODS. Our research method was similar to french inquiries ESTEV (Derriennic, Touranchet, Volkoff) and VISAT (Marquie, Jansou) applied in 6 Italian Regions and involved workers employed in different productive sectors and belonging to 5 age cohorts: 32, 37, 42, 47, 52 years. Information were obtained by occupational health physicians, using 3 questionnaires: – working conditions (exposure to certain risks or job strain); – life styles and self evaluation of health (Nottingham Health Profile); – objective information on health status. The present work consider only parameters that in other studies have been found associated with CVD morbidity, including: 1) working conditions, 2) subjective assessment of work, 3) specific job strain perceived. Hypertension was considered as SAP ≥160 mm/Hg and/or DAP ≥90 mm/Hg, or current antihypertensive treatment. RESULTS. The results refer to 1104 workers, 76% men and 24% women. Prevalence of hypertension was found to be higher among the men than women (33% Vs 22%) and was higher with advancing age. Risk estimation showed a statistically significant association with certain work-related factors such as: shift work (O.R. 1.33), awkward posture (O.R. 1.71), exposure heat (O.R. 1.43), sitting work (O.R.1.48), doing several tasks contemporarily (O.R. 1.41), being interrupted at work (O.R. 1.35), not being able to take eyes off work (O.R. 1.61). The mulivariate analysis by logistic regression showed that the variables refered to cognitive aspects and work organization tended to be associated to arterial hypertension even when exposure ceased. CONCLUSIONS. We observed that both some physical aspects of work and cognitive organisation aspects, are strongly associated with arterial hypertension. An important element was found to be the subjective assessment that workers give to their work. From an intervention point of view, this aspects should be considered as possible reducible risk factor. Key words: arterial hypertension, work conditions, job strain, age, risk factor Consulta il documento integrale qui
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