IGNAZIO NON RUSSA
di Sara Di Giuseppe Anzi è ben sveglio, il Sinistro La Russa. S´è alzato presto il 4 agosto, Giorno Primo dell´era neofascista e da allora gongola, saltella, sgavazza. Sembra perfino alto. Non sta nella pelle da quando gioca a guardie e ladri. Tirati a lucido i soldatini, non quelli di piombo con cui giocava fino a ieri nel garage di casa: questi finalmente sono in carne e ossa. Appena qualche confusione nel rodaggio delle truppe in girocittà: turisti che credono d´essere atterrati in Colombia e vogliono rimborsato il biglietto; il gladiatore acchiappa-turisti davanti al Colosseo, completo di spada e scudo, che vuol farsi la foto coi militari, crede a una mascherata come la sua e hai voglia a spiegargli che `sti qua sono veri. O i quaranta militari in squadroni da otto ai Parioli, salutati pirsonalmente di pirsona dal razzifascista del Campidoglio che però non è soddisfatto, si-può-fare-di-più dice e quelli ci restano male... S´annoiano ogni tanto, i giovanottoni: le vecchiette non sono più quelle di una volta ed essere aiutate ad attraversare la strada da uno col fucile mitragliatore AR 70 Sc in braccio (magari è nervoso o ha dormito male )...meglio andare sotto una macchina.Però vuoi mettere: a Torino, con gli alpini al Tossic Park, si daranno una regolata i tossici prima di crepare di droga, sporcizia, solitudine, perbenista indifferenza, abbandono. E lo spettacolo dei bersaglieri saltellanti per le strade di Palermo! E i compagni di pattuglia - carabinieri / finanzieri - a corrergli dietro e a fine corsa tutti a scambiarsi la maglia, pardon la divisa! Emozione, pubblico, turisti a pacchi, stendardi al vento. Altro che Vespri.Nei momenti d´ozio, ghiotta occasione di relax per i nostri lo scambio di insulti sul web tra agenti e militari: frequentatissimo il blog delle forze di polizia, il passatempo è trendy e incontra parecchio. Oggi però, dopo gli assalti alle coste dei ferocissimi migranti, dopo rom / vucumprà / lavavetri armati fino ai denti, si affaccia una nuova emergenza che non concederà pause né debolezze ai militari. "Milioni di meduse al largo delle coste italiane - così l´S.O.S. dell´Istituto di Ricerca del Ministero Ambiente, ieri su Corsera - avanzano, si raggruppano, si spostano [...] ma soprattutto proliferano, perché nessuno se ne sta occupando. [...] Milioni e milioni di esemplari[...] basterebbe un niente a portarle sulle spiagge [...] Un esercito variegato [le meduse!] quasi in assetto di guerra al centro del Mediterraneo, che lascia al caso il momento dell´attacco..." Detto fatto: d´ora in poi le lattiginose creature senza visto d´ingresso troveranno ad aspettarle l´Invincibile Armata. Avanti miei prodi, sarà il grido del Sinistro La Russa Non c´è che da aggiungere pinne fucile e occhiali alla dotazione militare e oplà, la pelagia noctiluca e la rhizostoma pulmo sono servite. La "Folgore" le folgorerà. Un po´ spaesati gli alpini all´inizio, per il cambiamento ambientale. Ai carabinieri bisognerà spiegare con pazienza che a quelle le impronte digitali proprio non si devono prendere. I bersaglieri rinunceranno a suonare la trombetta in acqua. Tutti faranno la propria parte senza indietreggiare. Inneggeranno i media di regime. Sinistri e portaborse, ghigno d´ordinanza, si concederanno ai microfoni con sprezzo del ridicolo. E ci saranno i sindaci, da oggi forzuti per legge, a dare robusta mano. Quelli costieri si lanceranno in mare per primi, forti della conoscenza dei luoghi e dei fondali. A mani nude affronteranno i viscidi tentacoli e non ci sarà scampo per le irritanti intruse. Specie se tra loro ci saranno ex sessantottine. Grottammare 06.08.´08 SDG
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