Tisane e cosmetici
Realizzare un’erboristeria “made in Macerata”. E’ l’obiettivo della Coldiretti provinciale, che ha avviato un progetto per la costruzione di una filiera “dal campo al bancone” che garantisca l’origine maceratese di tisane, cosmetici, oli essenziali e di tutti quei prodotti che si trovano oggi nei negozi specializzati del territorio. “A tale scopo sessanta nostre imprese agricole stanno seminando circa 600 ettari a menta, melissa, timo, salvia, coriandolo, psillio, malva – spiega il presidente Luciano Fuselli – e contiamo già per quest’anno di disporre di una rilevante quantità di prodotto. In questo modo saremo capaci di offrire alle erboristerie un’ampia disponibilità, esaltando e mettendo in trasparenza il legame delle erbe col territorio e venendo incontro al sempre crescente interesse dei cittadini verso questo settore”.
Ieri il direttore di Coldiretti Macerata, Luigi Masnari, ha incontrato una rappresentanza degli erboristi locali per porre le basi di un accordo, nel quale sarà coinvolta anche l’Università di Camerino. “Oltre a mettere in trasparenza la filiera e a dare ulteriori garanzie ai consumatori, questa iniziativa va nella direzione delle imprese, dando loro una nuova opportunità di reddito – sottolinea Masnari -. In un periodo di profondi cambiamenti all’interno del settore, la diversificazione delle produzioni può dare risposte efficaci alle difficoltà in cui versano alcune colture tradizionali”.
L’idea della Coldiretti maceratese è scaturita dal progetto “Sviluppo delle superfici coltivate a cereali minori, leguminose minori e piante officinali nel Maceratese”, realizzato nell’ambito della legge 37/99 (Servizi di sviluppo del sistema agroalimentare regionale, P.O. 2003-2005) e mirante al recupero delle piante aromatiche.
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