FIORI ROSA FIORI DI PESCO
Parcheggi rosa fioriscono...e c’è da credere che saranno rispettati, nel civilissimo paese dove sono specialità olimpioniche - categoria automobilisti - invadere i posti riservati ai disabili, ignorare le strisce pedonali, parcheggiare sul marciapiede meglio se col S.U.V che c’è più gusto, eccetera.
Ce l’hanno pure Roma e Aosta i parcheggi rosa, la nostra amministrazione non poteva restare indietro. Anzi, piuttosto che sprecar tempo in progetti di potenziamento del trasporto pubblico che tanto funziona già bene così – vuoi mettere i bus vuoti, come vanno leggeri e l’autista può stare incollato al telefonino che tanto non gli rompono le scatole col salire e scendere – gli assessori potrebbero ampliare l’offerta con:
- parcheggi neri in prossimità delle chiese, per defunti automuniti recantisi alle proprie esequie; - parcheggi rosso/blu dove capita, per tifosi della squadra locale perché l’orgoglio sportivo va incoraggiato mica “tormentato” - parcheggi bianchi per la terza età purchè non ossigenata; - parcheggi azzurri per la festa del papà (la prossima, quella di quest’anno ce la siamo giocata). Per papà in attesa o già in servizio permanente effettivo. - parcheggi rossi per i comunisti
Oddio e se fossero troppi? Quisquiglie, è la par condicio, bellezza. Intanto come dimostrare lo status genitoriale? Come evidenziare la “dolce attesa” (nefanda espressione, degna di biblica sanzione) nella fase pre-pancione? Un attacco di nausea è quello che ci vuole, funziona, il vigile di turno stia attento alle scarpe. Evviva i parcheggi rosa! Si installino anche, è il caso, poltroncine rosa sui bus. Roma e Aosta dovranno copiarci, là il trasporto pubblico ce l’hanno davvero.
12.05.’07 Sara Di Giuseppe
|