Designazioni arbitrali per il 28esimo turno
La gara del Riviera delle Palme tra Samb e Cremonese sarà diretta dal sig. Fabio Manera della sezione di Castelfranco Veneto coadiuvato dai sig.ri Fausto Vuolo di Nocera Inferiore e Italo Paglione di Campobasso.
Di seguito vi proponiamo l’elenco completo delle designazioni arbitrali:
CESENA - PRO PATRIA Giancola di Vasto
LUMEZZANE - LEGNANO Borriello di Mantova
PADOVA - RAVENNA Giacomelli di Trieste
PERGOCREMA - NOVARA Bolano di Livorno
PORTOGRUARO - MONZA Giallanza di Catania
REGGIANA - LECCO Liotta di Lucca
SAMBENEDETTESE - CREMONESE Manera Fabio di Castelfranco Veneto
SPAL - VENEZIA Di Francesco di Teramo
VERONA - PRO SESTO Ferraioli di Nocera Inferiore
Convocati
Ecco l’elenco completo dei convocati: Marconato, Dazzi, Bonfanti, Caccavale, Lanzoni, Marino, Moi, Sirignano, Tinazzi, Zentil, Magnani, Palladini, Traini, Visone, Califano, Cammarata, Olivieri, Pietribiasi, Pippi.
Assenti gli infortunati Ferrini, Morini, Carozza, Titone, Pietrella ed Evangelisti oltre allo squalificato Forò.
Sala Stampa su You Tube:
Tinazzi
Ultras
D'Adderio In vista del match tra Samb e Cremonese, valido per la 28esima giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione, ricordiamo che sarà possibile acquistare i tagliandi presso le biglietterie dello stadio Riviera delle Palme nelle giornate di oggi, sabato, dalle 15 alle ore 19 (biglietteria nord-est) e di domani, domenica, dalle ore 9 fino alle 14.30 (biglietterie nord-est e nord-ovest).
Si informa inoltre che ad oggi sono stati venduti cinque tagliandi ai tifosi ospiti.
Ufficio Stampa
S.S. Sambenedettese Calcio
E le altre?
Venezia calcio, nuovo sciopero dei giocatori
La squadra non è scesa in campo per l’allenamento. «Attendiamo un chiarimento con la società»
VENEZIA - Per la seconda volta in questo campionato (la medesima iniziativa era stata presa lo scorso 18 novembre) i giocatori del Venezia hanno deciso di scioperare e di non allenarsi. «La squadra oggi (ieri n.d.r.)si è fermata - è il sintetico comunicato del capitano, Mattia Collauto -, in attesa di incontrare la società e avere comunicazioni sui tanti punti che restano da chiarire riguardo alla stagione in corso». Collauto ha rinviato ogni ulteriore chiarimento a una conferenza stampa in occasione del ritorno al campo sportivo Taliercio. Intanto la Lega Pro ha fissato per mercoledi’ 15 il recupero con il Legnano dopo il rinvio per la pioggia domenica scorsa.
“Il caso Pro Patria falsa il campionato”
FERRARA - L’avvocato Mattia Grassani lancia il grido d’allarme: la squadra di Busto Arsizio non paga, è sull’orlo del fallimento e può dover ridare Toledo e Fofana al Ravenna
“Che la Pro Patria possa concludere il suo campionato senza essere penalizzata come facilmente avverrà è davvero un segnale inquietante, che attesta l’intempestività degli interventi a campionato in corso. Questo è il vero doping amministrativo di cui parlava Gazzoni Frascara. Le altre società che lottano per la serie B nel girone A di Prima Divisione vedono falsata la loro stagione da una società che non paga ma ne vedrà le conseguenze non prima del prossimo anno”.
A parlare è Mattia Grassani, avvocato rinomato in campo calcistico. Al di là del fatto che presta la sua opera, tra le altre, a Cesena, Ravenna e Spal, il suo parere non fa una grinza. “Anche se si accertasse che non ha mai versato una lira, e già ha istanze di fallimento in corso, quest’anno la Pro Patria se la caverà. Pagheranno le altre prime della classifica, quelle che hanno versato contributi e stipendi ai loro calciatori e rischiano di essere beffati da chi non rispetta le regole”.
Perchè, Grassani?
“Il deferimento della Pro come quello delle altre 8 società di Prima, riguarda il trimestre da luglio a settembre, e l’articolo per cui sono state deferite comporta solo un’ammenda come conseguenza. Quando si andrà a constatare le violazioni al 31 dicembre dovrebbero scattare altre inadempienze, queste passibili di penalizzazione: ma se quelle di settembre sono scattate ora, quelle di dicembre arriveranno a stagione finita, magari durante i playoff… Così la Pro Patria può salire in B e scontare 5 o 6 punti di penalità l’anno prossimo facendosi beffe delle sue rivali attuali. E’ il sistema che non funziona, i controlli con questa tempistica sono spuntati”.
Oltretutto si profila la possibilità di un caso clamoroso…
“Sì. Il Ravenna può riprendersi due punte di diamante della Pro, Toledo e Fofana, e schierarli in questa stagione. I due sono infatti in prestito a Busto dal club giallorosso. Se i giocatori mettono in mora la Pro per morosità e chiedono un collegio arbitrale d’urgenza per risolvere il rapporto, tornano alla casa madre, a patto che il Ravenna paghi le loro spettanze. Esiste già un precedente: nel 2002 in situazione analoga l’attaccante del Paternò Pietro Clemente in prestito al Gela fu reintegrato dal Paternò con cui giocò i playoff di C2. Se Fofana e Toledo procedono, il Ravenna li può riavere”.
Se non è un campionato falsato questo…
Dunque, si può anche verificare che Toledo e Fofana portino la Pro Patria in serie B ai danni del Cesena, e si ritrovino magari a sbatterlo fuori dai playoff vestendo poi la maglia del Ravenna… Chiamare tutto questo regolare sarebbe complicato, se non fosse che ormai la deregulation è totale, soprattutto in Prima Divisione e dintorni.
Che ne pensa la Spal?
A rispondere è l’amministratore delegato Stefano Bena, il consigliere con maggiore esperienza calcistica alle spalle.
“Sono d’accordo con Grassani sul discorso dei controlli — afferma Bena —. La ‘porcheria’ non è tecnica ma amministrativa. Ci dà molto fastidio che in un campionato sempre in perdita come il nostro che tu ti affanni e fai le corse per essere in regola con stipendi, contributi Irpef e tutto, e altri non lo fanno. Mi disturba l’idea in generale al di là del caso della Pro Patria, che non è l’unica a non essere a norma. Il problema è che ci sono sofferenze di cui tutti sanno, e che le conseguenze di questi problemi ricadranno su una stagione sportiva diversa da quella a cui sono riferite. Se uno commette irregolarità in questo campionato, dovrebbe scontare eventuali mancanze nella medesima sede. Invece non è così”.
Bena parla anche del caso che riguarda Toledo e Fofana: “E’ una cosa strana, mi fa venire in mente la vicenda di Mannini e Possanzini ai controlli antidoping. A campioni più titolati di loro succede senza venire squalificati. Comunque l’ esperienza mi ha insegnato che è inutile prendere a cornate i regolamenti. Meglio fare buon viso a cattivo gioco e pensare che un giorno ci sarà il redde rationem. E pensiamo al Venezia con la testa sulla partita. Loro contano di vedersi restituire i 4 punti di penalizzazione e debbono recuperare la gara interna col Legnano rinviata domenica. Quindi sperano di salvarsi e sono lontani dal tirare i remi in barca. Spero che La Grotteria questa volta ci sia. Lui ha una tecnica da serie A e ci serve moltissimo per tenere su palla. Lo invito a tener caldo il polpaccio…”.
Stefano Bena (Businesspress)
La Pro Patria (capolista del girone A) è la seconda società della Prima Divisione di Lega Pro a fallire in corso di campionato. Un evento simile è già toccato al Pescara, nel girone B.
Una brutta tegola per i tifosi bustocchi, da mesi in preda a una crisi di nervi. Ma anche per il presidente della Lega di Firenze, Mario Macalli. Alle prese con una deriva economica della terza serie da cui sembra sempre più difficile uscire indenni.
Ieri (mercoledì 1 aprile) il giudice della sezione fallimentare del tribunale di Busto Arsizio, Francesca Savignano, avrebbe già dovuto deliberare in merito. Sentite le parti in causa, si era tuttavia riservata la decisione. Stamattina, infine, il deposito della delibera di fallimento.
Entro il mese di aprile, dunque, si deciderà il destino del club bustocco e dei tifosi tigrotti che ne seguono le sorti. Attualmente primo in classifica (con il Cesena) nel girone A della Prima Divisione di Lega Pro.
Per capire quanto potrebbe succedere da ora in poi è sufficiente riassumere le vicende del Pescara (club abruzzese che milita nel girone B della Prima Divisione) pure fallito nel corso di questa stagione e salvato dalla nuova società Delfino Pescara 1936, di cui è presidente Deborah Caldora.
Il tribunale nominerà un curatore fallimentare con il compito di procedere ad asta giudiziaria dei beni della società, con l’eccezione del titolo sportivo. Che è di proprietà della Figc e dunque non alienabile da parte di chicchessia. Gli acquirenti diventeranno pertanto proprietari solo dei beni mobili e immobili della società (giocatori compresi), senza tuttavia doversi fare carico dei debiti pregressi ma con l’impegno di liquidare integralmente le spettanze dei dipendenti. Solo in un secondo momento potrà essere chiesta l’affiliazione alla Figc e l’assegnazione del titolo sportivo della Pro Patria.
In caso di mancato adempimento di tutte le procedure previste, che possono essere per gli acquirenti estremamente onerose, la società verrebbe comunque esclusa dal campionato di pertinenza.
E’ bene ribadire che tutto l’iter va perfezionato entro il 30 aprile. Vale a dire la data, perentoria, entro cui iscriversi al prossimo campionato professionistico. Viceversa si dovrebbe ripartire da una categoria del calcio dilettantistico. Probabilmente dall’Eccellenza, viste le grandi difficoltà di accedere direttamente alla serie D.
Sarà una corsa contro il tempo. Nella quale si tratta di procedere presto e bene. Perché le cose da pilotare, per far approdare le maglie al porto salvifico, sono molte e complicate.
Fonte: Calciopress.net