Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta di "I ragazzi del Club Ischia Di Grottammare Cultura & Sport dal 1977" improvvisamente diventati "abusivi" secondo il Comune di Grottammare
GROTTAMMARE, 26/06/2009 - "Questa è una lettera aperta, da parte di un gruppo di ragazzi che vuole raccontare la propria storia.
Succede che ad un gruppo di amici, appassionati di pallavolo, un giorno venga in mente di organizzare un torneo di beach volley. Lo fanno quasi per gioco, pensando che sia un modo divertente di passare una giornata diversa. Trovano sostegno in una associazione senza scopo di lucro, che da più di 30 anni promuove nel nostro territorio eventi culturali e sportivi, che ha l´esperienza giusta per aiutarli e che soprattutto gode della fiducia dell´Amministrazione locale, tanto da usufruire, già da qualche anno, di una "concessione" stagionale, per un tratto di spiaggia abbastanza grande da ospitare anche un campo da beach volley.
Succede che il torneo riesce, e quello stesso gruppo di ragazzi comincia a pensare che forse potrebbe essere qualcosa più di un gioco, che quell´associazione potrebbe crescere anche grazie a loro, che all´esperienza potrebbe unirsi l´entusiasmo, che potrebbero essere loro a fare qualcosa di importante per la loro città.
Succede che passano gli anni, quel gruppo di amici è cresciuto, si è guadagnato uno spazio talmente importante nell´associazione da diventare la "sezione beach volley". Succede che sono arrivati gli sponsor, e hanno consentito di migliorare strutture e manifestazioni. Succede che i tornei sono ormai un appuntamento fisso per tanti appassionati, che richiamano turisti ed affezionati del beach, tanto da essere menzionati negli eventi estivi del Comune. Succede che ogni giorno quel campo è un punto di ritrovo per tanti ragazzi. Quel gruppo di amici è sempre più entusiasta.
Ma poi succede che qualcosa comincia ad andare storto.
Il Comune nega la "concessione" stagionale, affermando di non poter impegnare per l´intera estate un tratto di spiaggia libera. Improvvisamente quel gruppo di ragazzi diventa "abusivo" e a nulla valgono richieste, colloqui, riunioni in Comune. I tornei verranno autorizzati dall´Amministrazione, e continueranno ad apparire nelle manifestazioni pubblicizzate dal Comune, ma per il resto della stagione la struttura non potrà essere legittimata. Ogni tentativo di spiegare l´impossibilità di allestire una struttura del genere solo in prossimità dei tornei resta inascoltata, si perde tra inutili istanze e protocollazioni.
Succede che, stranamente in coincidenza con i disguidi amministrativi, i vicini stabilimenti comincino una inspiegabile e sottile guerra contro quegli stessi ragazzi che fino alla stagione precedente avevano contribuito ad accrescere l´interesse per il loro stesso tratto di spiaggia, con ovvi vantaggi per tutti. All´improvviso l´occupazione di una porzione di spiaggia libera appare un problema irrisolvibile ed impedirlo sembra essere diventata una crociata per molti.
Succede che gli ostacoli burocratici cominciano a sembrare insormontabili, e che all´entusiasmo comincia a subentrare la delusione, lo sconforto e infine la rabbia.
Una rabbia dettata dalla consapevolezza di aver portato avanti per anni una attività senza alcun tornaconto personale, con il solo scopo di promuovere uno sport bellissimo ed un altrettanto bella città, per poi ritrovarsi a combattere mille inutili battaglie burocratiche, all´esito delle quali nessuna promessa viene mai mantenuta.
Una rabbia accresciuta dal sentirsi ingiustamente ostacolati, e dal sospetto che forse, dietro tante difficoltà, non ci sia solo la solita farraginosa burocrazia, ma piuttosto dinamiche politiche che non possono comprendere né tantomeno combattere.
Questa è la storia della sezione beach volley del "Club Ischia di Grottammare Cultura & Sport dal 1977".
Averla raccontata forse non cambierà le cose ma accenderà per un attimo i riflettori su un caso che ci permettiamo di definire emblematico: si chiede ai giovani di essere una risorsa per il Paese, di scendere in campo, di prendere l´iniziativa. Ma, ci domandiamo, come si può chiedere questo quando neanche a livello locale quegli stessi giovani vengono supportati, tutelati, incoraggiati?
Noi non ci arrendiamo. Continuiamo la nostra battaglia nonostante la delusione, lo sconforto e la rabbia.
Lo facciamo per tutti coloro che in questi anni ci hanno seguito, supportato e apprezzato, contribuendo così a far crescere ancora di più il Club Ischia. Ma lo facciamo soprattutto per noi, per poter dire un giorno, se non di aver cambiato le cose, perlomeno di averci provato."
Due giorni dopo aver scritto questa lettera, ci arriva la notizia di un esposto ai vigili urbani, che molto probabilmente ci costringerà nei prossimi giorni a togliere il campo e rinunciare a tutte le nostre manifestazioni. Impotenza, è l´unica parola che resta da scrivere.
I ragazzi del Club Ischia Di Grottammare Cultura & Sport dal 1977