La comicità di ‘Nduccio al Tarabrooch
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2007-03-20 - A furor di popolo torna giovedì prossimo sul palco del Tarabrooch, Germano D’Aurelio, in arte ‘Nduccio. Non occorrono molte presentazioni per questo personaggio, reduce nel dicembre scorso, da Santiago del Cile insieme al Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo. Nel Sud America ha voluto portare il suo esilarante spettacolo ai suoi compaesani immigrati in quelle terra. Non sono mancate le risate da parte di tutti, comprese anche quelle del Nunzio apostolico cileno e di Max Berrù degli Intillimani. ‘Nduccio si caratterizza subito per lo stile personale nell'utilizzo del linguaggio come mezzo per penetrare e indagare il variegato mondo contemporaneo, dove non mancano le gag del cugino, dello zio e del nonno Peppe. Un artista in grado di mostrare gli aspetti della vita quotidiana, fatti di contraddizioni e incertezze, ma nel contempo umani e molto divertenti. Uno show decisamente singolare, giovane, coinvolgente, all’insegna dell’improvvisazione e della frenesia. Anche con la chitarra a tracolla mostra la sua verve artistica attraverso canzoni bellissime dove amore e passione si fondono all’umorismo divertente. La comicità di ‘Nduccio è unica, perché sanguigna, di casa nostra e che lui la descrive come “un paio di mutande: non sempre la stessa misura va bene per tutti. C’è a chi va stretta e a chi va larga. Io vorrei essere mutanda universale, utile, piacevole ed indolore. Al Tarabrooch porterà tante risate con il suo show veloce ed energico e con l’immancabile frase "so ssauritoo!” Per prenotazioni 0735/753828
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