Osimo (An), 2 dicembre 2008 - Le associazioni Cantieri di pace onlus e il Cvm con il patrocinio della Regione Marche e dell’Istituto Campana promuovono due iniziative nell’anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo: giovedì 4 dibattito alla sala Museo Diocesano, venerdì 5 spettacolo al Teatrino Campana
OSIMO – Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ancora oggi però quei trenta, fondamentali articoli, che sanciscono i diritti inalienabili dell'uomo sono oggetto di tante, troppe violazioni in diverse parti del mondo. Per tenere alta l’attenzione su questo tema, l’associazione osimana Cantieri di Pace onlus e il Cvm – Comunità volontari per il mondo invitano tutti a due iniziative in programma il 4 e 5 dicembre ad Osimo, realizzate con il patrocinio della Regione Marche – Giunta e Consiglio, l’Istituto Campana per l’Istruzione permanente e il Csv.
“I diritti negati nell’era della globalizzazione”, questo il titolo della due giorni, comincerà giovedì alle 21 presso la Sala del Museo Diocesano, con un incontro-dibattito al quale parteciperanno Alessio Salvadori Pannini del Cvm che approfondirà i risvolti giuridico-economici dei diritti negati, la Campagna Onu sugli Otto Obiettivi del Millennio e le relazioni esistenti tra i nostri stili di vita e di consumo e la situazione nel sud del mondo; e Giovanna Cipollari, responsabile settore educazione interculturale del Cvm, con un intervento su “La globalizzazione e la libertà di movimento della persona”.
Venerdì invece, sempre alle 21, ma al Teatrino Campana, andrà in scena “Con buona pace” uno spettacolo itinerante dell’autore e regista Francesco Zarzana, presidente dell'associazione culturale modenese Progettarte, interpretato da Cecilia Serradimigni, attrice di lunga esperienza teatrale (ingresso libero). Una lettura scenica di storie vere, tratte dalle collane della Infinito Edizioni, che si intrecciano in quei luoghi dove certi diritti sono sistematicamente violati. Dalla guerra nei Balcani ai problemi della democrazia in Iran, alle stragi di clandestini nel Mediterraneo, lo spettatore si “immerge” nelle vite qui rappresentate con grande intensità emotiva, che oltre i loro drammi chiedono soprattutto speranza per un mondo migliore.
Due iniziative, queste organizzate ad Osimo, che si inseriscono nell’ambito di “Target 2015:i poveri non possono aspettare” progetto-contenitore di eventi e percorsi didattici avviato l’anno scorso da un gruppo di associazioni e realtà non-profit marchigiane, con l’obiettivo finale di promuovere nella società civile atteggiamenti di partecipazione attiva e consapevole, dando nuovo impulso “dal basso” a un’azione di lobbing verso il Governo e le istituzioni affinché concretizzino gli impegni presi con la Dichiarazione del Millennio nella lotta alla povertà mondiale.
Info: 071/718483