di Sara Di Giuseppe
(Prima o poi qualcuno ce lo fa...)
A scorrere le cronache dello Sgarbi-day a SBT si impara molto.
Per esempio che il Nostro è stato accolto da "uno stuolo di belle donne", da cui si evince: 1) che un sacco di belle donne sambenedettesi sono sceme; 2) che le brutte se ne sono state a casa, non degne dell´apollineo contatto. Per esempio che da queste parti si può scrivere "le ammiratrici si sono messe in fila per un autografo o per la foto ricordo da custodire nel cassetto dei sogni" (!) senza essere puniti per flagrante reato di scempiaggine.
Ancor più istruttiva la lettura, sempre attraverso le cronache, dello Sgarbi-pensiero in pillole. Vocabolario di paraculese alla mano, se ne ricavano illuminanti traduzioni.
"Veramente non so perché sono qui, non posso parlare dei contenuti dell´Archivio [...] ma considerato che sono piaciuto a questa amministrazione, sono venuto". Traduzione, parola più parola meno: "Non so che c´entro io critico d´arte con un archivio storico ma siccome l´amministrazione non capisce la differenza e io sono un piacio e faccio audience e ci guadagno, eccomi qua slinguazzato da stuoli adoranti e non serve neanche che mi documento prima su quello che sono venuto a inaugurare".
Tessendo "le lodi della città" - in Palazzina -, a sindaco-gaspari: "Mi raccomando non tocchi gli obelischi con quei fantastici lampioni in cima! Genio chi ha posto le fioriere all´interno della balaustra..". Traduciamo fedelmente dal paraculese: "Mai visto niente di peggio di `sti lampioni. Come spuntoni anti-uccelli a difesa dei monumenti, forse tengono lontani dall´Albula i piccioni giganti in atterraggio da Marte. E si dev´essere dei gran testa-di-c per ricavare fioriere dentro blocchi di travertino. I fiori poveracci non beccano mai una goccia d´acqua e, cucinati dal sole a micro-onde, si offrono bell´e cotti ai bagnanti di ritorno dalla spiaggia".
Veniamo informati poi che l´ "immenso (!) comunicatore" ha potuto godere, dalla terrazza della Palazzina, "d´un colpo d´occhio mozzafiato". Mozzafiato?! Con l´apocalisse del tubone spiaggiato da una parte, col bel retro di V.le De Gasperi dall´altra, non gli si mozzò la voce nella strozza anzi ancora parlò. Di fronte allo sbancamento dell´ex Cardarelli: "Non l´ha bocciato", rassicurato che no, non oscurerà il panorama a chi vi abita. Per Sgarbi tutto `sto cemento è poco...
All´estasiato uditorio il comunicatore-dal-ciuffo-che-ammalia regalava altre immortali battute che val la pena tradurre. Accostando il sindaco all´ex ministro Remo Gaspari : "Hanno il cognome in comune. L´ex parlamentare è uno di quei democristiani da ricordare in positivo per le opere che ha prodotto in Abruzzo". Traduzione dal paraculese: "Questi manco s´accorgono che li prendo per culo. Sennò mi tirerebbero un cazzotto sul naso a sentirsi paragonati al dio delle raccomandazioni e dell´inciucio democristiano, a "Zio Remo", "Il duca degli Abruzzi", "Don Rè", "Sanremo", "Ministro-di-qualcosa-basta-che-faccio-il-ministro", onorevoli soprannomi con i quali è conosciuto, dalle sue parti e non solo, l´Abruzzese".
Ancora: "L´assessore Sorge è della dinastia Brancadoro e porta il peso di tali opere d´arte. Queste cose mi legano a SBT come pure la data di nascita di una ragazza ecc.". Ancora, sull´epoca della stampa delle poesie di B.Piacentini "Incrociando mese e anno corrispondono agli anniversari di nascita dei miei genitori". Traduzioni: "Non so che accidenti dire, ma se dico `ste puttanate e non mi prendono a calci anzi sorridono, vanno in estasi, vuol dire che sono un gran paraculo ". Ancora: "Voi avete un antiquario impegnato nell´arte, Tino Vallorani: l´ho cercato ma mi hanno detto che è fuori". Traduzione: "Oppure è dentro...".
Tante altre cose ci sarebbero. Da andare in confusione, come il giornale on line che nell´ansia della cronaca ha scambiato la foto della conduttrice-scrittrice-giornalista Antonella Roncarolo con quella della rossa Michela Vittoria Brambilla...
31.03.'08 SDG