Eluana carissima, Ti scrivo idealmente questa lettera perché Ti arrivi prima della Tua Morte.
17/11/2008 - Magistrati pieni di delirio di onnipotenza Ti hanno condannato a Morte, anche se sei assolutamente innocente.
Recita la Costituzione Italiana che è vietata la Pena di Morte, anche per i peggiori assassini.
E Tu Eluana, che hai avuto la sfortuna di trovarti quel giorno in quel tratto di strada del Tuo incidente, non hai commesso alcun reato.
La Scienza, che ha inventato l’auto che Ti ha rovinato, adesso Ti mantiene in Vita con le macchine per l’alimentazione e la respirazione.
Sedici anni non sono, poi, un tempo molto lungo per Te che vivi già in Paradiso.
Dicono che sei ridotta ad un vegetale, eppure anche i fiori di campo godono il piacere di una giornata di Sole.
Dicono che non hai speranza, eppure Cristo fece resuscitare Lazzaro, Lazzaro che era in condizioni più drammatiche (la morte) di una persona in coma.
Perché allora tanto accanimento contro di Te?
La risposta è semplice: perché sei la persona più debole e non puoi difenderTi in alcun modo.
Questa nostra Civiltà (come tutte le altre che ci hanno precedute) odia i deboli e, se può, li sopprime.
Si è partiti con l’aborto terapeutico per arrivare all’aborto di comodo.
Così si parte da Te, Eluana, per colpire, un domani, anche il semplice invalido.
Sta tranquilla, Eluana: Ti avrò sempre nelle mie preghiere e pregherò anche per i tuoi assassini.
Tuo Peppe
Angellotti Giuseppe
San Benedetto del Tronto, 17 novembre 2008
Ancora per Eluana
Scrivendo la “lettera” ad Eluana ha creduto, a torto, di essermi messo in pace con la Coscienza: avevo, anch’io, messo il mio mattone nel muro del Bene.
Purtuttavia quando ho visto che, nello spazio di quel muro, c’erano ben pochi mattoni, mi sono dovuto ricredere.
Dalle voci che si raccolgono in giro e sui mass-media, sono rimasto amareggiato dalla generale rassegnazione alla esecuzione capitale di Eluana.
Eppure Eluana, con un grande sforzo, si può ancora salvare.
Ciò è possibile svegliando e mobilitando la Opinione Pubblica, Opinione Pubblica, questa, tendenzialmente superficiale ed indifferente.
Cosa fare?
È sufficiente che ognuno che legge questo articolo ne invii, tramite Internet, cinque copie ad altrettante persone di sua conoscenza, e ne invii un’altra copia al sito del Presidente del Consiglio dei Ministri (www.governo.it/Presidenza)
A loro volta, ognuno di queste cinque persone invierà questo scritto ad altri cinque suoi conoscenti ed un’altra ancora sempre al Presidente del Consiglio dei Ministri.
E così, di passaggio in passaggio, fino a creare una “rete” virtuosa che attraversi il nostro Paese e le nostre Coscienze.
Eluana deve vivere!
Nessuno deve decidere sulla Vita degli altri.
Angellotti Giuseppe
San Benedetto del Tronto, 19 novembre 2008