08/11/2007 - Cantieri sicuri, la Provincia di Reggio Emilia inaugura il sistema Repac
Al Polo scolastico di Correggio prima sperimentazione in Italia di controllo anche in base a dati biometrici: uno strumento concreto contro il lavoro nero e irregolare
Correggio. Sicurezza sul lavoro e regolarità negli appalti pubblici: per dare concretezza a questi obiettivi la Provincia di Reggio Emilia ha inaugurato questa mattina a Correggio il primo cantiere in Italia dotato di un sistema di controllo delle presenze altamente innovativo, denominato REPAC (Registrazione delle Presenze Autorizzate nei Cantieri): una concreta risposta contro l’impiego di manodopera irregolare. Il dispositivo infatti consente, con innovative tecnologie informatiche, la rilevazione delle entrate e delle uscite di tutti gli operatori addetti e la verifica della loro identità per mezzo di badge magnetici a cui sono associati i dati anagrafici e il ruolo (cioè l’anagrafe del soggetto per cui operano e le attività/mansioni che svolgono in cantiere). La sicurezza del sistema REPAC si basa sull’associazione di due codici univoci che caratterizzano il tesserino dotato di foto del possessore, uno dei quali generato in base ai dati biometrici di un’impronta digitale del possessore.
I lavori nel cantiere "eccellente" di via Prati 2 - Polo Scolastico distrettuale di Correggio - serviranno a costruire una nuova scuola con una ventina di aule, che ospiteranno i ragazzi trasferiti, in seguito al terremoto, nello stabile di via Circondaria.
La sperimentazione del nuovo sistema di sicurezza rientra nell’ambito dell’accordo "Azioni per la regolarità negli appalti pubblici" sottoscritto da Provincia, Cassa Edile CEMA, Cassa Edile di Reggio Emilia e dalla società pubblica NuovaQuasco, che da tempo opera in Emilia Romagna per la qualificazione e la regolarità del mercato degli appalti pubblici.
Prima dell'inaugurazione del cantiere si è svolta nell'aula magna dell'Istituto Einaudi una conferenza stampa alla presenza del dirigente scolastico Giuseppe Adriano Rossi, degli assessori provinciali al Lavoro Gianluca Ferrari e all'Istruzione Gianluca Chierici, del sindaco di Correggio Marzio Iotti e di Massimo Cataldi per Indici-Nuova Quasco.
Dopo i saluti del dirigente scolastico il sindaco Iotti ha sottolineato come il tema della sicurezza "non è nuovo a Correggio, dove si stanno potenziando le attività di controllo, in quanto il lavoro irregolare pesa non poco sulla sicurezza dei lavoratori".
"Non è un caso - ha affermato poi l'assessore Chierici - che per la sperimentazione di questo innovativo sistema si sia scelto proprio una scuola: ciò dimostra la grande importanza che per la Provincia riveste l'edilizia scolastica. Inoltre, qui esiste anche un corso per geometri e i ragazzi in questo modo avranno modo, fin da ora, di interagire con le problematiche del mondo del lavoro. Ma l'inziativa più in generale dimostra che quando l'azione è comune i risultati si raggiungono e sono migliori se il percorso si fa insieme e in modo condiviso".
L'assessore Ferrari ha poi voluto sottolineare lo sforzo che la Provincia ha fatto insieme alle Casse edili, ai sindacati, alle parti datoriali e alla Regione. "La sperimentazione apre un capitolo nuovo nel monitoraggio dei cantieri, poiché lo strumento REPAC - ha detto - non è solo un sistema di verifica in tempo reale, ma produce altri due effetti non meno importanti, da una parte imponendo ai direttori dei lavori maggiori controlli, e dall'altra producendo una maggior selezione delle ditte che partecipano alle gare di appalto".
Che cos’è REPAC:
REPAC è un sistema informativo telematico finalizzato al controllo degli accessi degli addetti nei cantieri edili: ideato da NuovaQuasco al fine di prevenire il diffuso fenomeno dell’impiego di manodopera irregolare nei cantieri edili; sviluppato nell’ambito del progetto INDICI finanziato della Regione Emilia-Romagna.
I tre principali componenti del sistema:
il tesserino magnetico di riconoscimento che identifica il soggetto autorizzato all’accesso nello specifico cantiere. Il tesserino è dotato di sistema di trasmissione dati RFID e riporta stampata la foto del soggetto. Nelle procedure di rilascio del tesserino si acquisiscono i dati anagrafici del soggetto, dell’organismo di appartenenza (impresa, ente, altro) del ruolo mansione che il soggetto svolgerà nel cantiere. Nella successiva procedura di accreditamento attivazione del tesserino si procede all’abbinamento del codice RFID (unico per ciascun tesserino), con un codice (unico per ciascun soggetto) elaborato dal dispositivo REPAC di cantiere sulla base delle caratteristiche biometriche di un’impronta digitale. Con la procedura di accreditamento si rende praticamente impossibile la falsificazione del tesserino e/o l’uso del tesserino da altro soggetto diverso dal proprietario.
il dispositivo di cantiere che rileva per mezzo di sensori RFID tutti gli ingressi e le uscite degli addetti dotati di tesserino di riconoscimento attivando i dispositivi d’ingresso (tornelli o elettro-serrature) solo per i soggetti accreditati. All’atto dell’ingresso o dell’uscita il dispositivo rileva una fotografia del soggetto che potrà essere sempre comparata con la foto originale d’archivio acquisita all’atto del rilascio del tesserino. Il dispositivo trasmette immediatamente le informazioni rilevate ad un server remoto di gestione per il salvataggio dei dati anche in caso di rotture e/o manomissioni.
Il sito web www.repac.it di accesso consultazione dei dati. I dati rilevati all’atto dell’attivazione del cantiere, all’atto del rilascio dei singoli tesserini e i dati degli ingressi uscite degli operatori sono acquisiti e riversati a remoto su un web server gestito da NuovaQuasco su cui i soggetti possono, a seconda dello specifico profilo di utenza, consultare le informazioni rilevate. In particolare sono consultabili i dati del cantiere aggiornati in tempo reale, i dati delle imprese: appaltatrice, sub-appaltatrici e sub-contraenti che concorrono ai lavori di costruzione; i dati dei professionisti coinvolti, i dati di tutti gli operatori sia dipendenti che lavoratori autonomi con le entrate, le uscite e il consuntivo dei tempi di permanenza in cantiere. Queste informazioni sono aggiornate in tempo reale in quanto il dispositivo di cantiere trasmette i dati al server non appena li rileva e i servizi di consultazione dispongono in tempo reale alla banca dati così aggiornata. (da www.provincia.re.it)