L’intervento dell’assessore alla Cultura all’inaugurazione del Polo Museale di Montefiore delll’Aso MINARDI: “RENDERE VIVI I LUOGHI DELLA CULTURA” MONTEFIORE DELL?ASO, 2006-10-07 - “Più giro questa regione e più mi convinco della sua grande vitalità: non c’è angolo delle Marche che non voglia mettere in mostra o raccontare qualcosa di sé”: cosi il nuovo assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, all’inaugurazione del Polo Museale di San Francesco a Montefiore dell’Aso. “Probabilmente molti dei 320 musei che costituiscono il sistema del Museo diffuso della regione non sono degni di questo nome, ma tutti rivelano una grande ricchezza che fa delle Marche una regione unica in Italia”. Il complesso archiettetonico, costruito alla fine del XIII secolo, è stato restaurato dopo dodici anni di lavori grazie ai fondi del sisma del ’97 e ai finanziamenti dell’Obiettivo 2 della Comunità Europea. Ospita la Sala Carlo Crivelli, dove è possibile ammirare il Polittico eseguito dal pittore di origine veneta intorno al 1474, il Museo Adolfo De Carolis, pittore e incisore dei primi del Novecento, composto da un centinaio di opere donate al Comune dai familiari dell’artista, la collezione Domenico Cantatore comprendente incisioni, acqueforti e acquetinte del pittore pugliese che era solito trascorrere le sue vacanze nella campagna di Montefiore dell’Aso, il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili che documenta gli ultimi venti anni del cinema italiano, il Museo della civiltà contadina.
Un ricco e differenziato patrimonio di arte, cinema ed etnografia che testimonia la vivacità culturale di un territorio di 15 mila abitanti comprendente i Comuni di Offida, Montefiore dell’Aso, Ripatransone e Monterubbiano. Il percorso museale si avvale anche di un bookshop, di un punto vendita di prodotti tipici locali e del supporto di audioguide. Grazie alla collaborazione col Museo statale tattile Omero di Ancona anche i diversamente abili potranno accedere alla fruizione del patrimonio artistico custodito nel Museo attraverso le percezioni sensoriali dell’udito e del tatto. “Dopo anni di investimento e di tantissime risorse spese per recuperare i contenitori e i luoghi di cultura della regione, c’è ora la necessità – ha precisato Minardi – di renderli vivi assicurando adeguate risorse finanziarie. Ma è anche importante unire servizi e gestioni mussali. Insieme conviene, e l’esperienza di Montefiore, che ha visto quattro Comuni unire i loro sforzi per valorizzare le risorse del territorio, lo conferma”. Ma l’obiettivo è far conoscere il patrimonio culturale e appassionare i giovani alla storia del nostro territorio. Minardi ha, infine, sottolineato l’importanza del paesaggio, “la medicina principale con cui ci si cura e ci si ritempra”, ricordando che le Marche sono prime in Italia per qualità della vita.
All’inaugurazione sono intervenuti il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, l’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi,il sindaco di Montefiore Achille Castelli, l’assessore comunale alla Cultura Giamaica Brilli, Presenti anche lo scenografo Giancarlo Basili, Roberto Farroni, presidente del Museo statale tattile Omero di Ancona, Benedetta Montevecchi, della Soprintendenza dei Beni artistici e demoetnoantropologici della regione,Tiziana Maffei, del Progetto Zenone Architettura.