19/11/2008 - Non siamo d’accordo con il Senatore Lumia sulla non vendita dei beni della mafia, per far fronte alle esigenze delle vittime di “cosa nostra” , perché i beni confiscati tornerebbero nuovamente nelle mani delle organizzazioni criminali.
E’ un problema che non ci riguarda , ma riguarda sicuramente la forza di uno Stato nel debellare il fenomeno mafioso attraverso un processo di legalità seria.
La legge 575 del 1965 ‘ è chiara, prima si deve far fronte alle esigenze delle vittime di mafia che sono andate in causa contro la mafia stessa, onorando immediatamente le sentenze dei Tribunali , e solo poi si dedicano i beni confiscati al sociale.
Il Senatore Lumia dimentica che in quindici anni, tanti sono stati quelli delle nostre battaglie per la giustizia economica verso le nostre vittime, sopravissute alla strage del 27 maggio 1993, i Governi della parte che lui rappresenta avrebbero potuto, nello specifico per le vittime di via dei Georgofili fare molto, in generale per tutte le vittime di mafia fare altrettanto, e non hanno fatto nulla.
E’ ormai una questione di precisione e di fare salvo quel principio secondo cui le vittime della strage di Firenze del 27 Maggio 1993 hanno il sacrosanto diritto alla giustizia civile al di là di tutte le esigenze politiche di questo Paese, per questo insistiamo:
E’ il Senatore Lumia che sbaglia la norma nella lotta alla mafia che prevede la vendita dei beni confiscati c’è eccome è nella Legge 575 del 1965(in Gazz.Uff.,5 giugno, n.138) Art. 2 - comma 2 - a)
Ci spiace contraddire , ma in giro ci hanno preso abbastanza.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili