Appena affioranti dalla sabbia, da tre mesi fungevano da graziosi segna-posto per i
5 – 6 – 7 costruendi chalet sulla spiaggerella di Cupra – sud.
Spariti nel nulla. Meno uno, che ho recuperato domenica mentre galleggiava semiannegato vicino a riva. Di legno d’abete, lungo 60 cm., gravemente scheggiato sul fianco, la capoccia rossa poco fluorescente ormai.
Lo sto curando. Forse si riprende.
Difficile trovar vivi gli altri. Se li è presi la mareggiata cattiva. Una tragedia.
- Qualcuno potrebbe essere stato schiacciato dalla moltitudine di nuovi massi improvvisamente comparsi “senza permesso” davanti al Gheddafi.
- Qualcuno potrebbe essere stato investito dal blocco di cabine di cemento del Gheddafi, che “senza permesso” durante la mareggiata han preso il largo o si sono inabissate.
- Qualcuno potrebbe esser rimasto disgraziatamente impigliato nella settima palma del Gheddafi, pure lei scappata “senza permesso”, e chi la trova più.
(….)
Poveri picchetti rossi giovani e indifesi, embrioni di nuovi affari. Addio.
A natale, la cupa Cupra tutta vi piange.
[Ah, mare cattivo…]
23.12.’08 PGC