Censurata la copertina del Mucchio di aprile
Il Mucchio Selvaggio, o più semplicemente il Mucchio, è una delle riviste musicali più autorevoli del nostro Paese. Diretta da Max Stèfani, ogni mese propone recensioni, interviste e approfondimenti su tutti quegli artisti che trovano poco spazio alla radio o alla tv, ma che gli appassionati seguono con attenzione perché è da loro che si aspettano le cose migliori quando si parla di rock. Musica, dunque, ma non solo. Il Mucchio è anche cinema, libri, attualità, politica. Proprio per l'abitudine di non avere peli sulla lingua e di non arrendersi a farsi serva del potere - qualunque esso sia - in temi di politica, la rivista è incappata in uno spiacevole episodio di censura. La copertina del Mucchio Selvaggio di aprile avrebbe dovuto riportare il disegno di uno storico personaggio del fumetto italiano. Il catzillo è un fumetto underground, molto famoso negli anni Ottanta, che l'autore Gianfranco Grieco ha modificato per l'occasione facendolo assomigliare a Berlusconi. Alla copertina sarebbe stato ovviamente correlato un articolo che metteva in guardia dal votare Forza Italia alle prossime elezioni politiche. Sarebbe stato l'ultimo passo di un lungo percorso intrapreso dal Mucchio, che da molto tempo tenta di portare alla luce i rapporti sempre troppo taciuti tra mafia, politica, massoneria. Puntuale è arrivata la censura. Il distributore nazionale (Parrini) si è rifiutato di far uscire il giornale in edicola. Il giornale con tutta probabilità sarebbe stato comunque boicottato da molti distributori locali non di sinistra, e, perchè no, anche dagli edicolanti filoberlusconiani. La redazione del Mucchio, in un comunicato, ha dichiarato di trovare tutto ciò un atto di censura inqualificabile. "La satira è un diritto affermato dalla nostra Costituzione (Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione - Art. 21). Se si va con la memoria indietro nel tempo a copertine, molto più feroci e provocanti, di giornali come Il Male, Frigidaire o Cuore ci si rende conto di come è peggiorato il rapporto tra la stampa e il potere e di quanto la libertà di espressione sia sempre meno garantita. La censura è sempre stata usata come strumento di repressione e negazione di valori e tematiche scomode."
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