Rischio rumore
Linee guida
Linee guida per la valutazione del rischio rumore negli ambienti di lavoro *
(* aggiornate a luglio 2005)
L'emanazione del D.Lgs.277/91 in recepimento della direttiva 86/188/CEE ha avuto un forte impatto sulle aziende in quanto la legislazione precedente era basata su obblighi generici che più difficilmente si traducevano in una prevenzione concreta. Tuttavia, in tema di esposizione al rischio rumore sui luoghi di lavoro, il quadro legislativo attuale discende anche dal recepimento di un'altra fondamentale direttiva comunitaria inerente il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro: la 89/391/CEE recepita col D.Lgs.626/94 e successive modifiche.
In effetti, oggi si può convenire che il D.Lgs.277/91 anticipava ciò che è stato attuato compiutamente solo a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs.626/94 e che, in sintesi, può essere definito come un metodo di gestione aziendale della sicurezza maggiormente imperniato sulle procedure ed attuato mediante l'adozione di misure che, in primo luogo, prevedono la valutazione del rischio.
è importante sottolineare la stretta connessione tra D.Lgs.626/94 (norma generale di riferimento per la sicurezza sul lavoro) e D.Lgs.277/91 (norma specifica integrativa sul rischio rumore) perchè è dalla lettura integrata dei due provvedimenti che si coglie appieno il senso della valutazione del rischio e del suo obiettivo primario di identificare e attuare le misure tecniche, organizzative e procedurali che, ancor prima dei protocolli di prevenzione e protezione esplicitamente previsti, permettono un reale contenimento dei livelli di rischio.
Sotto questo aspetto, però, l'analisi dei rapporti di valutazione disponibili presso le aziende non risulta particolarmente soddisfacente e neppure si percepisce una tendenza al miglioramento della situazione.
Sul versante più propriamente tecnico è il D.Lgs.277/91 che, all'art.40 e nell'Allegato VI, stabilisce le modalità esecutive ed i requisiti della valutazione del rischio e del Rapporto di Valutazione.
Anche sotto questo aspetto, tuttavia, il livello qualitativo dei rapporti di valutazione del rischio risulta fortemente deficitario in modo sostanzialmente omogeneo su tutto il territorio nazionale.
Nel tentativo di colmare queste carenze a proposito di un rischio che determina oltre il 50% delle malattie professionali indennizzate dall'INAIL ed in ottemperanza ad uno dei propri scopi istituzionali, l'ISPESL ha attivato uno specifico Gruppo di Lavoro e, in primo luogo, lo ha incaricato di proporre Linee Guida per la valutazione del rischio, la redazione dei rapporti di valutazione e la gestione degli adempimenti conseguenti.
L'obiettivo di queste note, che costituiscono il risultato del lavoro di tale Gruppo, è quello di fornire uno schema di riferimento che orienti tutti gli addetti ai lavori ad una risposta corretta agli adempimenti fissati dalla legge relativamente al rischio rumore, tenendo anche conto del dibattito tecnico, scientifico e legislativo che si è sviluppato sull'argomento negli ultimi anni.
(*) le modifiche apportate riguardano esclusivamente gli allegati:
- 8 Guida alla valutazione dell'esposizione di gruppi di lavoratori simili
- 9 Guida alla valutazione dell'esposizione ad infrasuoni
- 10 Guida alla valutazione dell'esposizione ad ultrasuoni
- 11 I livelli di rumorosità nelle operazioni agricole meccanizzate
Applicazioni
DiPIU
Dispositivi di Protezione Individuale dell'Udito
Questo software permette di scegliere in maniera ottimale il DPI secondo quelle che sono le linee guida contenute nella Norma UNI EN 458/1995. In più è dotato di un archivio con le caratteristiche di attenuazione fornite dagli otoprotettori più diffusi in commercio.
Per ottenere i massimi risultati in termine di efficacia ed efficienza, il DPI deve essere scelto tenendo conto delle condizioni ambientali ed organizzative di lavoro, e della conoscenza approfondita del rumore da attenuare; inoltre è necessario saper mantenere nel tempo l'efficienza dei dispositivi; per saperne di più, oltre a leggere la Norma UNI EN 458, si può consultare la bibliografia riportata nella Guida all'utilizzo.
In caso di malfunzionamenti, si prega inviare una email all'indirizzo s.casini@inail.itsegnalando il numero di versione 1.0.
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Valutazione delle incertezze di misura (Linee Guida - Allegato 2)
(Aggiornamento 2007)
Attraverso il presente file di tipo Excel è possibile calcolare il livello equivalente di un ciclo lavorativo e i livelli di esposizione personale (giornaliero e settimanale) e le relative incertezze associate.
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