Yuppie Flu @ Viper, Firenze – 04.04.08
«I dream of some cold device/to keep me calm/I dream of a new disguise/to keep me warm»
Gli Yuppie Flu scelgono il Viper Theatre di Firenze per la data zero del tour di presentazione di “Fragile Forest”, l’album con cui hanno portato in Italia l’operazione Radiohead. “Fragile Forest”, infatti, è disponibile per ora, a offerta libera, soltanto sul sito della band; nei negozi arriverà, in versione deluxe, a maggio.
Cold Device apre il concerto in modo intenso e Food for the Ants, subito dopo, è la festa che è sempre stata, con quel ritornello killer impossibile da staccarsi di dosso. Le nuove canzoni non sfigurano vicino alle vecchie: Make It Happen, The Night and I, Fragile Forest creano un unico flusso emozionale, anche se tra loro si interpone una Eyes of Dazzling Bright che suona già come un classico e che vince a parimerito con Our Nature – proposta nei bis – il premio applausometro; Sunny Afternoon, con la sua lunga coda strumentale, permette al gruppo di giocare coi suoni e creare un piacevole frastuono in crescendo nel quale ad un ipnotico arpeggio segue, incasellato tra i feedback, un riff dalla pesantezza seventies che strappa consensi convinti. Unica pecca: l’amplificazione imperfetta del microfono di Matteo che rovina, per esempio, la deliziosa A Good Guide.
Le canzoni degli Yuppie Flu sono appiccicose come chewing-gum, colorate come un arcobaleno, profumate come bagno schiuma. Dentro ci puoi trovare, in tracce variabili, Beatles, Pavement, Notwist, Grandaddy, Xtc, Shins. Pop scanzonato infarcito di chitarre che dal vivo funziona a meraviglia. Può piacere o non piacere, ma sia gli ammiratori che i detrattori non possono non riconoscere negli Yuppie Flu i maestri italiani del genere.
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