di Giuseppe Ricci*
25/11/2007 - L'APPLICAZIONE DEL NUOVO CANONE DEMANIALE, PREVISTO NELLA FINANZIARIA 2007, DI FATTO BLOCCA LA CRESCITA E LO SVILUPPO DEL SETTORE BALNEARE E COSTRINGERA' TANTI IMPRENDITORI ALL'ABBANDONO DELL'ATTIVITA' VEDENDOSI COSI' NEGATO IL DIRITTO CHE TUTTI GLI ALTRI IMPRENDITORI HANNO AVUTO, SOLO PERCHE' SI E' LAVORATO ED INVESTITO IN TERRITORIO DEMANIALE MARITTIMO.
INCOMPRENSIBILE ED ANTAGONISTA A QUALSIASI LOGICA ECONOMICA E SOCIALE, QUESTA DECISIONE CI RIMANDA NELLA CLASSIFICA EUROPEA ALL'ULTIMO POSTO DEI PAESI CON IL MARE, PUR CONOSCENDO BENE LA QUALITA' ED IL VALORE DELLE NOSTRE COSTE.
QUESTA ABDICAZIONE A FAVORE DI ALTRI PAESI A NOI VICINI VALE UN PIATTO DI LENTICCHIE IN TERMINI DI RESA ECONOMICA PER LO STATO E CENTINAIA DI MILIONI DI PERDITA REALE PER TUTTO IL SETTORE TURISTICO.
MENO TURISTI IN SPIAGGIA UGUALE A MENO TURISTI NELL'ENTROTERRA E MENO LAVORO PER TUTTO L'INDOTTO. VALE LA PENA UNA SIMILE MORTIFICAZIONE VERSO GLI IMPRENDITORI DEL SETTORE BALNEARE?
INVECE DI ANDARE AD UN CONFRONTO, ATTRAVERSO LA CONFERENZA STATO-REGIONI PER POTER RISOLVERE POSITIVAMENTE IL PROBLEMA, SI E' VOLUTO AGIRE SULLA TESTA DEGLI OPERATORI CON UN RISULTATO MASSACRANTE PER GLI STESSI.
ABBIAMO ANCORA IL TEMPO PER RIMEDIARE CON LA FINANZIARIA 2008 A TALE ERRORE. PER TORNARE POI ANCORA A SEDERE E CONFRONTARSI, ALTRIMENTI DEL NOSTRO VALORE AGGIUNTO IN TERMINI TURISTICI RIMARRA' BEN POCO E, NON VOGLIAMO PENSARE CHE A MONTE CI SIA IL PROGETTO DELL'ALLONTANAMENTO DELLE PICCOLE IMPRESE TURISTICHE A FAVORE DEI GRANDI PESCECANI CHE POSSONO PAGARE CIFRE IPERBOLICHE.
SPERIAMO,VOGLIAMO SPERARE CHE NELL'ITER DEFINITIVO DELLA FINANZIARIA, CI SIA LA POSSIBILITA' CHE LE NOSTRE PROPOSTE VENGANO ACCOLTE ED, IN PARTICOLARE, L'ABOLIZIONE DEL COMMA 251 DELLA PRECEDENTE FINANZIARIA.
PER QUESTI MOTIVI L'I.T.B. ITALIA – FERTURISMO CONFINDUSTRIA HA DECISO LA CONVOCAZIONE DI UN DIRETTIVO NAZIONALE STRAORDINARIO, CHE VEDE ALL'ORDINE DEL GIORNO TUTTE LE INIZIATIVE POSSIBILI PER SCONGIURARE L'OGGETTIVO TRACOLLO DEL SISTEMA TURISTICO BALNEARE DEL NOSTRO PAESE. GIOVVEDI’ 29 NOVEMBRE ORE 11.30 HOTEL ARLECCHINO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
* PRESIDENTE
ITB ITALIA – FEDERTURISMO - CONFINDUSTRIA: IL GOVERNO HA DECISO DI SMANTELLARE IL “SISTEMA TURISTICO BALNEARE ITALIANO”.
Pubblichiamo il commento del dr. Vincenzo Marco Giua*
L'intervento della ITB Italia Federturismo Confindustria, apparso nei giorni scorsi sui giornali nazionali, nonché in codesto Spett/le sito online (testata giornalistica ndr), merita alcune riflessioni non tanto e solo per l'allarme lanciato sulla eventualità' di uno smantellamento del sistema turistico balneare italiano, quanto per la fondatezza della grave situazione che gli imprenditori balneari si trovano costretti ad affrontare in questo momento.
Sono testimone, in quanto titolare di uno studio di consulenza di diritto marittimo, delle difficoltà' quotidiane e delle numerose richieste che mi pervengono da parte degli operatori del settore. E' vero! L'applicazione del coefficiente 6.5 determinato dalla finanziaria 2007 per le pertinenze demaniali ha gravemente sconvolto l'equilibrio economico di migliaia di piccoli e medi imprenditori. La presunzione del ritenere tutti gli operatori balneari dei miliardari ha determinato aumenti vertiginosi dei canoni che non solo hanno creato problemi in zone come Ostia, Riccione ed Iesolo ma, come si può' facilmente immaginare, drammi in zone assolutamente lontane da quel livello turistico. Viene da pensare, veramente, come affermato dalla stessa ITB Italia Federturismo Confindustria, che ci sia un progetto per l'espulsione del piccolo e medio imprenditore per sostituirli con grandi gruppi economici e finanziari, nazionali e non. Non sarà così ma, a pensare male si può commettere peccato ma avvicinarsi alla verità. Come tranquillizzare questi operatori che continuamente richiedono di adire a vie legali come ricorsi ai TAR ecc.? Certamente si andrà avanti per questa via ma ritengo indispensabile una risoluzione che parta dalla politica, come far sedere le parti, ragionare confrontarsi e prendere atto di una categoria che soffre questa situazione. Così come grande imbarazzo determina negli operatori nazionali il dover subire errate interpretazioni di alcuni articoli , in particolare il “49”, del vigente Codice della Navigazione, che riguarda “la devoluzione di opere non amovibili” da parte di organismi pubblici. Si tratta di una ulteriore incertezza che gli imprenditori turistici balneari devono vivere a proposito della scadenza della propria concessione.
Se da una parte si vuole che un impresa cresca adeguatamente, investendo con proprie risorse, tese a soddisfare sempre più le continue esigenze poste in essere dal turista, dall'altra occorre che le pubbliche amminitrazioni, titolate alla gestione del demanio marititmo, comprendano l'importanza che gli imprenditori turistici balneari, abbiano ed ottengano quelle certezze necessarie che garantiscano loro la continuità dell'attività, nella piena consapevolezza che futuri benifici non saranno riposti solo nell'impresa stessa, ma nell'intero comparto turistico nazionale.
* studio di consulenza legale diritto marittimo sito in San Benedetto del Tronto