In occasione della ricorrenza dell’8 marzo “Giornata internazionale della donna”
l’Assessorato ai Diritti e Pari Opportunità della Regione Marche invita la comunità marchigiana a
promuovere la cultura del rispetto della differenza femminile e a mobilitarsi sul tema della violenza
a partire da quella di genere.
Celebrare l’8 marzo significa scardinare una serie di modelli culturali sbagliati e prendere
una posizione contro ogni forma di discriminazione, a partire da quella di genere.
Il progresso della comunità mondiale è vincolato alla piena integrazione sociale delle
donne, alla loro emancipazione vera nel solco di un’effettiva affermazione dei diritti. Promuovere i
valori di integrazione e pace significa potenziare anche il ruolo della donna in ogni settore, dal
lavoro alla politica, nella ricerca e nell’impresa, in generale nella società. Allo stesso tempo,
significa affermare modelli più “civili” basati sul rispetto dell’altro e sull’effettiva parità sociale.
Questo è il messaggio che manda per l’8 marzo la Regione: lo slogan “Chi umilia una
donna non è un uomo” vuol dire scardinare il modello basato sulla violenza, che condanniamo in
ogni sua forma, da quella delle donne alle discriminazioni razziali fino al fenomeno del “bullismo”
perpetrati tra i giovani nelle scuole.
Le iniziative previste consistono in una campagna di comunicazione istituzionale nei
maggiori mass media regionali nella settimana precedente domenica 8 marzo; nella mattinata di
sabato 7 sono stati invitati gli Istituti Scolastici a dedicare un’ora di approfondimento di queste
tematiche utilizzando materiali e documentazione che verranno distribuiti per l’occasione e
avvalendosi di esperti o donne impegnate nelle istituzioni e nel volontariato.
Contemporaneamente saranno invitate le radio e le tv locali a dedicare una trasmissione
al tema.
Nel pomeriggio della stessa giornata di sabato il Presidente della Giunta Regionale Gian
Mario Spacca sottoscriverà un protocollo di intesa con le Prefetture, le Province delle Marche,
l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Asur e Aziende Ospedaliere per la definizione di piani ed azioni per
la lotta e la prevenzione contro la violenza sulle donne.
E poi, tanti eventi culturali organizzati dai Comuni marchigiani a teatro o nelle piazze si
susseguiranno per tutto il mese di marzo seguendo, in diverse forme artistiche, il tema delle
problematiche femminili e la lotta alla violenza.
Stefania Benatti
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