Lettera aperta di “Cittadinanzattiva” ai cittadini-elettori di Ascoli Piceno
Ascoli Piceno, 22/12/2007 - Da circa un mese a questa parte, ai soliti argomenti di discussione, calcio e quintana, ad Ascoli si è aggiunto quello riguardante la possibile o probabile installazione in zona Cartiera Alstrom, di una centrale turbogas.
«Cittadinanzattiva ritiene opportuno porre all’attenzione dei cittadini-elettori su alcuni aspetti del problema – dice Alberto Franco, coordinatore di Cittadinanzattiva - l’eventuale realizzazione di una Turbogas comporta sicuramente problemi che non sono solo di interesse particolare, ma che riguardano l’interesse generale con i suoi punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce per la collettività».
La Regione Marche si è dotata di una legge che, in attuazione della normativa nazionale e dell'Unione europea, disciplina le procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA) di competenza regionale. Questa legge ha lo scopo di proteggere e migliorare la salute e la qualità della vita, mantenere la varietà delle specie, conservare la capacità di riproduzione degli ecosistemi e l'uso plurimo delle risorse, garantire lo sviluppo sostenibile attraverso l'analisi degli effetti indotti da un determinato progetto sull'ambiente, inteso come sistema integrato di risorse naturali ed umane, nonché sul sistema socio-economico e sul patrimonio culturale.
«Alcuni giorni fa – continua il coordinatore - il 19 dicembre per l’esattezza, la Regione Marche ha avviato la procedura prevista dalla citata legge invitando i rappresentanti degli enti interessati al tema e i cittadini». All’incontro, infatti, erano presenti, oltre a molti cittadini, singoli e associati: la Provincia di Ascoli Piceno, i sindaci del comuni di Castel di Lama, Folignano, Maltignano, Civitella del Tronto. «Il comune di Ascoli Piceno non era ufficialmente presente – spiega Franco - salvo sparuti consiglieri a titolo personale, non si sono sentite né le voci delle Associazioni degli Imprenditori né quelle delle Organizzazioni Sindacali. Hanno forse ritenuto scomodo far sapere il proprio punto di vista su particolari temi, ben sapendo che le decisioni si prendono in sedi più ristrette? Oppure perché non trovano il tempo per queste cose, essendo impegnati in altre che possono rendere maggior consenso?».
Cittadinanzattiva invita tutti i cittadini-elettori a ben considerare questi fatti. Delegare senza controllare e stimolare i propri rappresentanti è molto rischioso: ci si potrebbe svegliare un giorno di fronte a realizzazioni volte a risolvere l’interesse di alcuni anziché quello generale.
Ricordiamo che mentre l’amministratore pubblico necessita di consenso, cioè di voti, per realizzare i propri programmi, noi cittadini non abbiamo bisogno di consenso né di potere, ma di idee forti, di proposte realizzabili, di unità per una efficace pressione sulle istituzioni. Il ruolo del cittadino-elettore si esercita con il costante controllo di base perché gli impegni siano mantenuti: è la partecipazione costruttiva, oggettiva, ma anche critica.