RIPE SAN GINESIO DEDICA UNA STRADA
AL RAPPRESENTANTE PIU' ACCREDITATO DEL FUTURISMO MACERATESE
E QUINDI UNA MOSTRA dei FORNI A LEGNA A: LAMBERTO MASSETANI
RIPE SAN GINESIO – Il comune di Ripe San Ginesio ha deciso di ricordare il rappresentante più accreditato del Fututurismo maceratese dando il suo nome ad nuova strada urbana e a corredo di questa iniziativa è sembrato opportuno realizzare una piccola esposizione nell’auditorium del Comune. Non è certo una mostra esaustiva (saranno esposte circa 15 opere) ma esemplificativa della produzione pittorica dell’artista. Tre saranno dunque le sezioni: opere del periodo futurista, opere del periodo astrattista, opere del periodo neo-figurativista. La manifestazione è stata inoltre patrocinata dall’ Inner Wheel Club Di Macerata. La mostra sarà inaugurata il 22 luglio alle ore 18,30 e rimarrà aperta fino al 28 di luglio dalle ore 18:00 alle ore 21:00. Dunque il rappresentante più accreditato del Fututurismo maceratese in mostra a Ripe San Ginesio. Dopo quasi 30 anni si possono rivedere le opere di Lamberto Massetani. Alla mostra si potrà ammirare anche la famosa opera dal titolo “La Città” molto apprezzata dallo stesso Filippo Tommaso Marinetti. Questo omaggio alla figura di Lamberto Massetani è stata voluta dall’amministrazione comunale e dalla Pinacoteca d’arte Contemporanea di Ripe San Ginesio e sostenuta da Silvio Craia (direttore artistico della manifestazione RipeArte).
CHI E’ LAMBERTO MASSETANI?
Lamberto Massetani, è stato certamente un personaggio molto noto e amato. E’ considerata una persona molto autorevole nel campo dell’arte, tutti i suoi compagni di percorso sono oggi morti ma il ricordo è molto vivo anche nella generazione più giovane che lo ha conosciuto sia come insegnante sia come riferimento per chi intraprendeva la carriera artistica negli anni in cui a macerata questa attività era molto intensa (fino ai primi anni settanta). Persona molto riservata, quotidianamente dedito alla pittura, ricordo mio nonno sempre chino su una tela con i pennelli o con il blocco schizzi (e l’immancabile sigaretta!)
Ha fatto parte di una generazione sia di artisti che di estimatori dell’arte (Monachesi, Tulli, Tano, Peschi e molti altri), nati nei primi decenni del novecento a Macerata con una produzione artistica molto elevata e aggiornati rispetto a ciò che succedeva “al di fuori della provincia” e che creava diffusa partecipazione al dibattito sull’arte contemporanea. Questa generazione ha inoltre nutrito, preparando probabilmente un buon terreno culturale, una seconda generazione molto “felice” di artisti che è quella della classe anni 40’ (Valeriano Trubbiani, Guido Bruzzesi, Dante Ferretti, Giorgio Cegna, Giorgio Massetani(?), ecc.ecc.).
Nato a Macerata nel 1909 va a Roma ancora adolescente e si forma presso alcuni istituti romani: Il Liceo Artistico annesso all’Accademia di Belle Arti e il Museo dell’Arte e dell’Industria. In questa prima fase la produzione artistica di impronta “verista” è certamente influenzato dalla “Scuola Romana”. Partecipa a numerose esposizioni nel Lazio e lavora “a bottega”. Come apprendista partecipa alla realizzazione dei dipinti del Vittoriale. Verso i vent’anni inizia ad avvicinarsi alla corrente futurista. Tornato a Macerata (siamo nella metà degli anni trenta) aderisce e milita nel Gruppo Futurista Marchigiano “Umberto Boccioni” fondato da Tano, Monachesi, Buldorini, ecc… con cui realizza diverse mostre. Ha contatti diretti con Filippo Tommso Martinetti (possiedo un bellissimo libro di Martinetti con dedica a mio nonno e autografo: pare avesse molto apprezzato l’opera “la città” che sarà, tra l’altro, presente alla mostra di ripe). Ovviamente l’impatto di una avanguardia così spinta è molto forte per il nostro contesto culturale dove dominano i “passatisti”, oggi i futuristi maceratesi sono universalmente riconosciuti come una delle migliori e maggiormente attive tra le “scuole regionali”.
Poi la guerra, Lamberto Massetani. è ufficiale di complemento e viene richiamato e spedito in Albania.
L’attività artistica non è mai interrotta, già nel primo dopoguerra riprende la sua partecipazione agli eventi culturali.
Negli anni 50’ aderisce all’astrattismo in maniera molto autonoma e coraggiosa. Si rafforzano nella sua pittura quelle qualità che lo caratterizzano, la padronanza della tecnica, il tratto sicuro e elegante, una personale sensibilità cromatica per l’uso di colori brillanti, a volte violenti, e gli accostamenti inusuali. Benché sia forse questa parte della sua opera meno nota, agli occhi di oggi appare di sorprendente attualità.
Negli anni sessanta c’è un ritorno graduale al figurativismo con una connotazione che diventa via via quasi impressionista.
Sono paesaggi molto evocativi che creano stati d’animo molto definiti dove protagonista è la luce.
Non una luce qualsiasi ma quella determinata dalla particolare atmosfera della nostra terra, l’alba sbiadita su un paesaggio urbano con lame di luce che penetrano dalle nuvole, i colori violenti dei tramonti sulle nostre montagne, il silenzio della la luce di mezzogiorno che disegna ombre nette sulle mura di una città, l’odore della pioggia nell’atmosfera pesante e bagnata di un pomeriggio in campagna. Sono immagini molto immediate e comprensibili, motivo per cui la produzione figurativa è quella più nota è diffusa.
Nei quadri dell’ultimo decennio le pennellate si dilatano e i colori diventano sempre più violenti.
BIOGRAFIA LAMBERTO MASSETANI
Macerata 02/11/1909 – 14/02/1979
1928 – 1932
Formazione presso istituti romani (Museo Artistico – Liceo Artistico annesso all’Accademia di Belle Arti)
Attività artistica – influenza “Scuola Romana” – partecipazione a numerose mostre sindacali – primi contatti con il movimento Futurista
FUTURISMO
Dalla metà degli anni ’30 milita nel Gruppo Futurista Marchigiano “Umberto Boccioni” fondato da Tano, Monachesi, Buldorini, tra gli altri.
1938
· Esposizione Provinciale “Sotto i Trenta” (Macerata)
· Mostra Nazionale Viaggiante di Aeropittura Futurista sotto gli auspici di F.T. Martinetti (da Falconara a Rimini)
1963
Esposizione “Appunti sul Movimento Futurista” (Macerata)
1982
Esposizione “ I Futuristi nelle Marche” (Ancona)
Nel dopoguerra aderisce al movimento Astrattista per poi ritornare, negli anni sessanta, al figurativo.
Intensa in tutto il suo percorso l’attività pittorica, partecipa a importanti rassegne d’arte locali e nazionali, sia collettive che personali.
Realizza pitture murali in edifici religiosi e civici della provincia
Animatore e promotore dell’attività artistica e culturale maceratese (Brigata Amici dell’Arte)
Alcune delle mostre a cui ha partecipato
1938
· Esposizione Provinciale “Sotto i Trenta” (Macerata)
· Mostra Nazionale Viaggiante di Aeropittura Futurista sotto gli auspici di F.T. Martinetti (da Falconara a Rimini)
1947
· I° Mostra Provinciale d’Arte (San Severino Marche)
1953
· Mostra d’Oltremare (Napoli)
1955
· Biennale d’arte “Premio Scipione” (Macerata)
1957
· Mostra Provinciale d’arte (Montelupone)
1958
· Mostra Nazionale d’Arte Figurativa - Premio Paestum (Eremo Italico - Salerno)
1960
· Personale (Brigata Amici dell’Arte – Macerata)
1960
· Premio Marche 1960 (Ancona)
1961
· Rassegna d’Arte Contemporanea (Corridonia)
1963
· Esposizione “Appunti sul Movimento Futurista” (Macerata)
1967
· Personale (Galleria C29 – Macerata)
1968
· Personale (Società Filarmonico Drammatica – Macerata)
1969
· Personale (Galleria Annibale Caro – Civitanova)
1982
· Esposizione “I Futuristi nelle Marche” (Ancona)
1958
· Nomina a Membro Benemerito dell’Accademia di Paestum
1960
· Iscrizione al Registro degli Accademici dell’Accademia de’ Catenati di Macerata