Nota del Consiglio regionale dell’Arci Marche
03/09/2008 -“Nelle Marche il concetto di cultura appare sottoposto a un paradosso. E’ un assessorato necessariamente strategico, mentre risulta penalizzato in ogni reale occasione di decisione. Se questa limitazione agisce da tempo sul settore culturale, la questione del ricambio di tre assessori regionali con delega alla cultura dal 2005 ad oggi, da quando il Governatore Spacca è alla guida della Regione, denota un evidente arretramento in quella che dovrebbe costituire la risorsa fondamentale delle Marche. Un deficit quantitativo e qualitativo, oltre a una vera e propria mancanza di trasparenza democratica nel sostituire un assessore ad un altro. La critica nei confronti della Regione e quindi al Presidente Spacca è metodologica. E’ questione di trasparenza e di cultura politica partecipativa alla vita attiva di un Paese. Fa parte dei diritti e doveri del politico che amministra la cosa pubblica. Il Consiglio Regionale dell’Arci Marche, nel manifestare palesemente la mancanza di una strategia culturale regionale, estende la sua preoccupazione anche nella logica della continuità dei progetti culturali avviati dagli ex assessori regionali. A tal fine chiediamo urgentemente un incontro con il nuovo assessore regionale. L’Arci crede che la conditio sine qua non della politica d’oggi, sia proprio l’adesione e il coinvolgimento di tutti i cittadini nelle scelte quotidiane del mondo sociale governativo. La cultura è vitalità del tessuto sociale è crescita della coscienza critica e anche sviluppo economico”.
Consiglio Regionale dell’Arci Marche