Spacca: “Appuntamento strategico per rilanciare il confronto oltre ogni frontiera”
(FABRIANO), 03/10/2008 - “Il Consiglio dei marchigiani all’estero è un appuntamento strategico per rilanciare il confronto oltre ogni frontiera e stringerci sempre più ai rappresentanti della Consulta per l’emigrazione”. Con queste parole il presidente, Gian Mario Spacca, ha salutato all’Oratorio della Carità di Fabriano il Consiglio dei marchigiani all’estero, riunito per due giorni in un momento di condivisione di esperienze tra le associazioni nel mondo, di rafforzamento del senso di l'identità regionale e valorizzazione della cultura marchigiana.
“Da tempo ripeto – ha aggiunto Spacca - che la nostra comunità è composta da tutti i marchigiani residenti nel mondo e ringrazio i giovani che sono qui oggi e che vengono da lontano come il Brasile, dove il nostro modello ha colpito il Governo che ha voluto varare un progetto di cooperazione in quattro loro regioni. Vengono anche dal Canada, dove proprio l’anno scorso abbiamo svolto la Giornata delle Marche, e dall’Australia, dove si è svolto già il primo incontro – poco dopo quello del Papa con i Giovani di tutto il mondo – preparatorio della Giornata conclusiva delle Marche a Fermo il 10 dicembre prossimo”. Il presidente ha sottolineato il grande entusiasmo che circonda il Consiglio dei Marchigiani all’estero e la volontà di lavorare nella prospettiva di integrazione, nonostante le grave crisi finanziaria internazionale. “Oggi sappiamo di dover lavorare soprattutto con i contributi europei, poiché l’Europa ha compreso la necessità di aprirsi sempre più alla cooperazione e all’internazionalizzazione”.
All’appuntamento odierno hanno preso parte oltre sessanta consiglieri provenienti dalle associazioni di marchigiani di tutto il mondo, insieme alle autorità regionali e a tanti giovani, figli di emigrati e partecipanti ai due progetti regionali, Educational Tour e del Corso Made in Marche, che sono in via di svolgimento in questi giorni.
“Ho sempre avvertito il profondo legame con la terra d’origine dei marchigiani emigrati – ha dichiarato l’assessore all’emigrazione, Sandro Donati nel portare il suo saluto al Consiglio – e la grande risorsa che essi rappresentano. Ed è giusta l’impostazione che è stata data finora da questa legislatura: siamo un’unica comunità e mantenere vivi i nostri rapporti significa favorire lo sviluppo delle Marche, sotto ogni profilo: economico, sociale, culturale e politico”. Non dimenticheremo mai – ha aggiunto l’assessore nel corso del suo intervento dal titolo “Esperienze e prospettive per il rafforzamento ed il rinnovamento dell’associazionismo regionale degli italiani all’estero” – il contributo degli emigrati per lo sviluppo della nostra terra, che solo qualche decennio fa era definita regione depressa e ora tra le più sviluppate. “Avete lavorato all’estero e vi siete fatti onore, avete alimentato il flusso di risorse essenziali verso la regione, come ambasciatori avete fatto conoscere le Marche nel mondo” ha concluso Donati.
L’assessore alla Cultura e Turismo, Vittoriano Solazzi, nel suo intervento sul tema della “valorizzazione della cultura marchigiana in Italia e nel mondo” ha posto l’accento sul grande patrimonio culturale delle Marche e la funzione di ponte che la cultura assolve tra i marchigiani residenti e quelli che vivono lontano: “Il senso di appartenenza a una terra tanto ricca e dal patrimonio eccezionale – ha detto Solazzi – permette di affermare la propria identità, di mantenere vivi i rapporti con la terra d’origine e trasmettere alle nuove generazioni nate all’estero gli stessi valori”. Determinante quindi il ruolo delle associazioni che veicolano e promuovono sotto il profilo umano ed economico la nostra terra e dei giovani, a cui affidiamo il ruolo di essere gli ambasciatori della nostra cultura. “Affacciate sul mare Adriatico al centro della Penisola, - ha aggiunto - le Marche sono l’unica regione italiana al plurale: caratterizzata dalla presenza degli Appennini – che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare - la regione si contraddistingue per la rara bellezza che l’ha resa terra di poeti, artisti e musicisti, ispirando Leopardi, Raffaello e Rossini che qui sono nati. Una varietà che comunque non toglie alle Marche unità e identità, fondate soprattutto su una cultura che rende la regione una delle più interessanti d’Italia. Un patrimonio invidiabile che le Marche in questi anni hanno recuperato e aperto al pubblico”.
Nel corso della serata sono intervenuti il Presidente del Consiglio delle Marche, Raffaele Bucciarelli, il presidente del Consiglio dei Marchigiani all’estero, Emilio Berionni, l’assessore alle Politiche dei Flussi Migratori della Regione Veneto, Oscar del Bona, la Presidente della Consulta Emilia Romagna, Silvia Bartolini.
I lavori del Consiglio dei marchigiani all’estero proseguono domani con la presentazione e discussione del Piano annuale Emigrazione 2009. (l.g. e se.pa.)