di Giovanna Maggiani Chelli*
La libera informazione è la linfa vitale della democrazia:
- Bisognerebbe poter parlare delle stragi del 1993, dei suoi “mandanti esterni cosa nostra” , del fatto che i beni alla mafia di fatto non sono affatto confiscati, perché inutilizzabili e noi coloro che la mafia stragista l’abbiamo portata a processo civile, non troviamo il modo di vedere risarcito il danno, incassando la più crudele delle beffe, vedere i nostri invalidi verso un declino inesorabile con l’indifferenza di tutti.
- Bisognerebbe poter dire che i processi del 1993 per le stragi del 1993, declamati come la perla dell’indagine sulle stragi in Italia, e da noi sempre sostenuto, di fatto però hanno prodotto solo ergastoli fasulli e detenzioni carcerarie ancora più fasulle , mentre la mafia ha ottenuto tutto ciò che voleva con 1000 chili di tritolo.
- Ieri bisognava fosse passata in prima fila la notizia che era l’anniversario della strage di Via Fauro del 14 Maggio 1993, l’inizio della deriva di questo Paese, della democrazia di questo Paese, ma non è successo.
Invece i giornali e le televisioni di stato e non, sono pieni delle schermaglie fra due giornalisti dello stesso quotidiano che a suon di botta e risposta ci fanno chiaramente capire a che punto è arrivata l’informazione, sembriamo alla morte della vera notizia e al prevalere della “bega della serva”.
Chi vuole tutto questo ? noi diciamo CHI ha paura della verità sulle stragi del 1993.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili