Da Ancona a Roma gli atenei puntano sull'ambiente.
26 feb 2006 - Specializzazioni e master: le università italiane puntano sulla formazione di figure professionali in grado di sperimentare nuove modalità di tutela, gestione e valorizzazione del territorio. E alle proposte degli atenei, gli studenti rispondono con molte richieste di iscrizione. Anzi spesso sono proprio gli studenti a sollecitare l'attivazione di nuovi corsi perché specializzarsi significa avere una possibilità in più nel difficile mondo del lavoro. E’ partita da molti iscritti al corso di laurea triennale in Tecniche del Controllo Ambientale e della Protezione Civile dell'Università Politecnica delle Marche (Polo Montedago - Ancona) la richiesta di istituire un biennio di laurea specialistica in "Sostenibilità Ambientale e Protezione Civile" quale completamento del percorso didattico formativo. "Gli studenti ritengono di avere uno sbocco professionale più specifico con la specializzazione - sostiene il preside della facoltà di Scienze, Ettore Olmo - ma anche nelle aziende e nelle strutture che operano nel settore ambientale si registra l'esigenza di una formazione specifica". Così il nuovo corso in programma per il prossimo anno accademico, si propone di preparare i laureati specialisti a un'attività di tipo manageriale. Se la laurea triennale fornisce ai ragazzi una buona preparazione tecnica, la specializzazione arricchirà le competenze tecniche, con conoscenze legislative, economiche ed etiche. Il biennio sarà articolato in due curricula: sostenibilità ambientale e, per la prima volta in Italia, prevenzione e protezione civile. Dagli specialisti in sostenibilità e protezione civile ai dottori in inquinamento. L’Università La Sapienza di Roma ha attivato il master universitario in "Ambiente urbano e domestico". L'obiettivo di questo nuovo corso annuale post laurea è quello di formare professionisti in grado di affrontare le emergenze e i problemi causati dall'inquinamento atmosferico, in ambito urbano e domestico. "È un'iniziativa di formazione - spiega il professore Carlo Merli, direttore del corso - perché è sempre più necessaria la presenza nelle pubbliche amministrazioni e nelle aziende di tecnici ben preparati ad affrontare le realtà ambientali delle città". Al master, frutto della collaborazione tra le facoltà di Ingegneria e il Ministero dell'Ambiente, saranno ammessi 45 studenti in possesso di laurea specialistica. I futuri professionisti dell’inquinamento cominceranno ad occuparsi della pianificazione di interventi e della gestione dell'ambiente; il tutto con un approccio interdisciplinare che coinvolgerà varie facoltà (scienze, architettura, economia, giurisprudenza, scienze politiche) e sarà sostenuto da tecniche di ricerca e simulazione.
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