LA MULTIETNICITÀ DEGLI INFORTUNIDELLE COSTRUZIONI

Non accenna a diminuire l’esododi migranti verso l’Europa che neaccoglie ogni anno 1 su 3 e, inparticolare, verso l’Italia, in posizionestrategica e spesso di passaggioverso i Paesi nordici. Ce loricordano, soprattutto in estate, lenumerose carrette del mare chetoccano le coste del nostro Paese.Ai 2,7 milioni di regolari rilevatidall’ISTAT, le più recenti stimeaggiungono un analogo numerodi clandestini (fonte IRES-CGIL).Ma quanti lavorano regolarmentein Italia? Considerando i soliextracomunitari, all’INAIL risultanoper il 2006 oltre 2 milioni dilavoratori assicurati, dato checonferma un trend crescente(+3,5%) rispetto all’anno precedente.Il lavoratore straniero ècaratterizzato da una maggioreprecarietà, flessibilità e adattamentoa ogni tipo di lavoro,anche non qualificato e di tipomanuale: non a caso i tassi dioccupazione sono alti, in particolaretra i maschi dove raggiungonol’84,2% contro il 69,8% degliitaliani.Riguardo agli infortuni sul lavoro,nel 2006 sono state 116mila ledenunce, il 3,7% in più del 2005,in lieve riduzione gli infortuni mortali(141 contro 150). I dati relativial primo semestre 2007 sembranoprospettare un aumento siadelle denunce che dei casi mortali.(Adelina Brusco) 

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La multietnicità degli infortuni.
Extracomunitari per tutte le stagioni.
Romania e Marocco: il caso delle costruzioni.
Osservatorio statistico. 

Consultare anche i DATI INAIL dei mesi precedenti