27/11/2007 - Non è solo l'incompiuta Fano Grosseto ad isolare e penalizzare imprenditori,lavoratori e cittadini della Provincia di Pesaro Urbino. Il serio problema della linea Pesaro-Roma, gestito dalla ditta Bucci, e i disastrosi orari della Urbino- Roma ,lasciano poche speranze a chi vuole o deve raggiungere Roma. La chiusura della Pesaro-Roma penalizza principalmente l'entroterra,ma anche quanti da Pesaro e Fano sono orientati a scegliere un mezzo alternativo. Gli orari della Urbino Roma così come previsti sono un disincentivo a chi potenzialmente vorrebbe utilizzare il pullman. Arrivare alle 19,30 a Roma significa che chi ha intenzione di fare le cose in giornata è costretto a dormire a Roma non una ma due notti in quanto il bus per Urbino parte alle 7,30 del mattino. Un pullman dunque per serate brave in discoteca? Non crediamo che questa sia l'esigenza.
Nemmeno la proposta di una "corsa in coincidenza col treno a Fossato di Vico" ha serio fondamento.Infatti in quella stazione saranno cancellati sette eurostar e chiusa la biglietteria.. Perfino lo storico rapido delle 8.12 sarà soppresso -per intenderci quello che non si fermerà più nemmeno ad Ancona- un vero disastro. Assurdo rimanere inerti sarà utile che le Province interessate, quella di Pesaro-Urbino e quella Umbra insieme alle Regioni si muovano con determinazione per evitare che gli attuali servizi sia su gomma come su ferrovia siano definitivamente chiusi piuttosto è necessario un rilancio dei servizi. Rassegnarsi alla chiusura equivarrebbe ad abdicare ad un preciso dovere: quello di difendere, valorizzare il territorio fornendo adeguati servizi alle popolazioni che ci vivono, lavorano e pagano le tasse.
Giancarlo D'Anna