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TORNA SPILLA, TORNANO I BLUVERTIGO

13/05/2008 -I Bluvertigo si riuniscono dopo diversi anni e tornano ad esibirsi dal
vivo, tra le poche date in programma c’è quella ad Ancona all’interno
di SPILLA – concerti unici, Sabato 28 Giugno a Piazza del Plebiscito
alle ore 21.30.

Una tra le più note band italiane si riunisce dopo anni di silenzio
con la formazione ufficiale: Morgan, Andy, Sergio e Livio, il tutto
verrà accompagnato da un CD registrato recentemente a MTV
Storytellers, l’album includerà vecchi successi e brani inediti.

Morgan, uno dei più celebri personaggi televisivi grazie a X Factor, e
la sua band saranno tra gli ospiti della seconda edizione di SPILLA la
rassegna che già lo scorso anno ha lasicato il segno grazie a concerti
di grande richiamo come: Badly Drawn Boy, Gianmaria Testa e altri.

Spilla anche quest’anno si propone di abbinare grande musica e centro
storico il tutto contornato da una serie di importanti novità che
verranno svelate in una conferenza stampa ufficiale nei prossimi giorni.

Bluvertigo, biografia 2008

Marco ‘Morgan’ Castoldi (1972) – voce, basso, piano
Andrea ‘Andy’ Fumagalli (1971) – sax, tastiere, cori
Livio Magnini (1973) – chitarra
Sergio Carnevale (1970) – batteria, percussioni

cambi di formazione:
line-up 1992/1994: Morgan-Andy-Pancaldi
line-up 1994/1996: Morgan-Andy-Pancaldi-Sergio
line-up 1996/oggi: Morgan-Andy-Livio-Sergio

Morgan ed Andy, amici dai tempi del liceo, hanno già all’attivo diverse esperienze musicali sotto svariati nomi e fogge quando, nel 1992 danno vita all’embrione dei Bluvertigo. Con loro c’è il chitarrista Marco Pancaldi al quale si aggiunge presto il batterista Stefano Panceri, commesso del reparto strumenti al negozio Ricordi di Monza. 

Il gruppo si propone dal vivo con il materiale che verrà registrato in un primo demo intitolato Le note del poeta fingitore (tuttora in circolazione tra gli appassionati). Supportati con entusiasmo da Robert Gligorov, un macedone con ambizioni da talent-scout, riescono a catturare l’interesse di una casa discografica indipendente del capoluogo lombardo, la Cave Digital.
Rimasti in tre, per l’uscita di Panceri dalla formazione, mentre sono già in studio per registrare il loro primo album i Bluvertigo trovano la disponibilità di Sergio Carnevale che diventa il batterista ufficiale della band.

Nel 1994 esce il primo singolo dei Bluvertigo “Iodio”, presentato a Sanremo Giovani. Nel novembre dello stesso anno esce il primo album ACIDI E BASI, accompagnato da due videoclip (“Iodio” e “LSD - la sua dimensione -”) che catalizzano l’attenzione del pubblico e dei media.
Con questo assetto il gruppo affronta un tour italiano, come supporter degli Oasis, realizza una cover di “Prospettiva Nevsky” per un album-tributo a Franco Battiato, partecipa al concerto del Primo Maggio a Roma e inaugura con Mauro Pagani l’apertura della personale di Andy Warhol con un grandioso concerto al Teatro delle Erbe. 

Nel 96, provato dalla dura gavetta, Pancaldi abbandona la band e lascia il posto al giovane Livio Magnini, un chitarrista-atleta campione internazionale di sciabola che ha anche all’attivo lun’esperienza come prodotte per l’album degli N8 Reality Fate (1993).
Con la nuova line-up i Bluvertigo realizzano il secondo album METALLO NON METALLO (1997). Dopo una prima settimana in classifica il disco scompare, per poi riapparire a sorpresa un anno e mezzo dopo, sulla scia di un’intensa attività live (180 date in tutta Italia e supporting-act dei Tears for Fears) e grazie a tre videoclip (“Fuori dal tempo”, “Altre forme di vita”, “Cieli neri”) che valgono ai Bluvertigo il premio agli Mtv European Music Awards come miglior band del Sud Europa.

Il biennio 98/99 si rivela particolarmente denso di avvenimenti per i Bluvertigo: la collaborazione con la Fondazione Medikinale di Parma che culmina in uno spettacolo multimediale di incontro arte-scienza (Il Prix Leonardo al Teatro Regio di Parma), la partecipazione ai più importanti rock festival italiani (Heineken Jammin Festival, MTV Day, Bellinzona, Meta Rock), l’esibizione al Premio Tenco ’99. Numerose e spontanee sono anche le collaborazioni musicali: Antonella Ruggiero (Registrazioni Moderne), Franco Battiato (Gommalacca), Alice (Exit e Personal Juke Box), Juri Camisasca (Arcano Enigma), Subsonica (Microchip Emozionale), Cristina Donà (Nido). In questo periodo Morgan produce anche due fortunati dischi d'esordio: Playback dei Soerba e L'Eroe Romantico dei La Sintesi.
Andy, invece, spinto dalla passione per la pittura espone le sue opere in vari contesti e rassegne, e partecipa a "Musica senza suono", un'iniziativa di Francesco Messina con protagonisti i musicisti-pittori italiani.
Ma il 1999 è anche e soprattutto l’anno del terzo album ZERO - ovvero “la famosa nevicata dell'85”, ultimo capitolo di una “trilogia chimica” inaugurata nel 1995 da ACIDI E BASI.
ZERO, lavoro complesso e avanguardistico, è il risultato di un lungo viaggio attraverso le tecnologie digitali, affrontato personalmente e in totale autonomia dai quattro elementi della band che si riconferma così originale laboratorio di sperimentazione gestionale, sonora, grafica e filmica (i videoclip di “La crisi”, “Soprappensiero” e soprattutto “Sono=Sono”, piccolo capolavoro di effettistica e creatività visuale).
I tredici testi delle canzoni di ZERO sono estratti da un più vasto lavoro poetico di Morgan che trova la sua pubblicazione in un libro della Bompiani intitolato 'Di(s)soluzione', al quale viene allegato il cd Canone Inverso, inedito esperimento dei Bluvertigo di fusione pop-poesia nato da una interessante collaborazione del gruppo con alcuni poeti e letterati (Alda Merini, Manlio Sgalambro, Enrico Ghezzi, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Murray Lachlan Young, Luca Ragagnin ,Nanni Balestrini, Aldo Nove, Elio Pagliarini).
Il nuovo lavoro viene promosso dal tour ipertecnologico 'Digital Low Live', a cui seguiranno l’’Electric Live Tour’ (con tappa al concerto del Primo Maggio e al concerto di Tor Vergata per l’annullamento del debito) e, nell’estate 2000, il ‘3 PM Live’.
Sempre nel 99 i Bluvertigo ricevono dal Prix Leonardo, festival internazionale sulla scienza, il "Premio Speciale Per La Comunicazione Ai Giovani", come gruppo europeo artisticamente più creativo nell'interpretare i grandi interrogativi che la società e la scienza si pongono oggi. L’anno si chiude in bellezza, con la rivista Tribe che premia i Bluvertigo come miglior gruppo, con il 'Tribe Awards 2000'.
Tappa successiva: Festival di Sanremo 2001. I Bluvertigo vi partecipano con “L'assenzio”, firmato da Morgan e Luca Urbani dei Soerba. Il brano viene inserito in POP TOOLS, prima raccolta antologica di canzoni del gruppo dagli esordi fino al 2001. La raccolta contiene 14 brani di cui due inediti (“Comequando” e L’assenzio”) collocati alle due estremità della sequenza, mentre i 12 rimanenti sono posizionati in ordine cronologico di pubblicazione. Questo permette di cogliere con chiarezza il percorso creativo del gruppo, sin dagli inizi in equilibrio dialettico tra elettronica e suono elettrico. L'ascolto d'insieme di queste canzoni fa inoltre emergere un costante "discorso sui generi". I generi diventano gli "arnesi" (tools) utili per costruire l'oggetto e il gruppo si trasforma in un laboratorio che assembla materiali anche molto distanti tra loro. Composizione e s-composizione. Il pop è il non-genere che attinge all'esterno da un'infinità multiforme per creare dei mondi finiti.
“L'assenzio” nasce dall'idea di lavorare ad una musica "cubista", cioè alterata nelle proporzioni e fitta d'illusioni prospettiche. Il carteggio e-mail tra Morgan e il compositore di Padova Carlo Carcano sulla musica "cubista" è servito a comporre la parte orchestrale destinata, tra l'altro, all'orchestra sanremese. Il riferimento nel testo all'anno 1904 permette di decifrare una citazione tematica tratta dall'opera Madame Batterfly di Puccini dello stesso 1904.
“L’assenzio” dà vita anche a un videoclip scritto da Morgan e Asia Argento, divenuta nel frattempo la sua compagna. Girato dalla stessa Asia il clip vince al “Festival delle etichette indipendenti” di Faenza il premio come Miglior Video Italiano. Dal rapporto di Morgan con Asia, il 20 giugno 2001 nasce Anna Lou Maria Rio. Sempre nel 2001 Morgan arrangia e produce l’album di Mao, Black Mokette e il 15 luglio 2002 i Bluvertigo aprono il concerto del loro “maestro”, David Bowie, per la sua unica data italiana, a Lucca.


Dal 2002 in avanti l’attività dei Bluvertigo resta ferma ma ciascuno dei componenti del gruppo sviluppa progetti personali.
Morgan, dopo un cameo da attore nel film di Franco Battiato “Perduto Amor” (2002), lavora al suo primo album solista, Canzoni dell’appartamento, pubblicato nel 2003 dalla Sony Music e vincitore del Premio Tenco come Miglior Opera Prima. Segue un lunghissimo tour che durerà fino al 2005 e sarà ricco di sorprese, soprattutto di esecuzioni di cover del cantautorato italiano più o meno dimenticato, da Lauzi, a Bindi, fino a Paoli e Tenco. Nel 2004 realizza la colonna sonora del lungometraggio di Alex Infascelli “Il siero della vanità”. Nel 2005 firma invece un nuovo lavoro, il remake integrale (e in chiave barocca e contemporanea) del famoso Non al denaro, né all’amore né al cielo, album inciso nel 71 da Fabrizio De Andrè e ispirato all’”Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters. Nel 2006 scrive le musiche per il cortometraggio “Il quarto sesso” di Marco Costa e partecipa al programma televisivo di Andrea Pezzi “Il tornasole”. Nel giugno 2007 arriva nei negozi il nuovo album di Morgan, Da A ad A – Teoria delle catastrofi, un disco complesso, a più piani armonici, ricco di riferimenti classici (da Bach a Wagner) e pop (dai Pink Floyd ai Beatles,Beach Boys e a Battiato) nonché ricco d’animo letterario, da John Donne ad Erasmo da Rotterdam, passando per Borges e Camus.
Il titolo si riferisce principalmente al concetto del ritorno, noi, come Sisifo nel libro di Camus, ritorniamo sempre nello stesso punto, assurdamente, nonostante la vita si inerpichi per “strade secondarie e tortuose”. Il disco è ricco di partecipazioni: Asia Argento, la piccola Anna Lou, i Lombroso, Badara Sek e Cecilia Chailly. Nella primavera 2008 Morgan torna in tv, affiancando Simona Ventura e Mara Maionchi nel programma musicale di Rai 2 “X Factor”.
Andy si concentra sulle sue attività pittoriche e poliformi. Dopo svariati progetti come sonorizzatore nel campo del teatro e della danza contemporanea e le musiche per “Gee-Andy”, un balletto contemporaneo ispirato alla vita di Andy Warhol, nel 2003 realizza per il Teatro 2 di Parma la sonorizzazione di “Corpo d’opera”. Sempre nel 2003 con la collaborazione della ballerina Stefania Brannetti mette in scena “La danza dell’aviatrice” tratto dal manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti, che viene presentata in esclusiva al Festival delle Arti di Amandola sotto la regia di Pepi Morgia. Successivamente Andy inaugura la sua attività di dee jay, proponendo in giro per l’Italia un dj set di matrice anni 80. Nei club dove si esibisce allestisce diverse mostre dei suoi dipinti fluorescenti. Lavora anche nel campo della moda realizzando tessuti e dipinti e collezionando collaborazioni con la maison Enrico Coveri e Iceberg. Realizza pitture anche per Bruno Bordese, Converse, Carlsberg e ritrae Condoleza Rice per l’Ambasciata Americana. Grazie all’amicizia con Marco Lodola collabora al progetto “Lodolandy”, allestendo con lui diverse mostre di opere a quattro mani.
Nel 2007 inizia la lavorazione del suo album solista, un progetto vasto non ancora concluso, in coproduzione con Marco Pancaldi per la parte suonata, e con Xelius Project per quella elettronica.
Livio lavora con successo –come co-produttore, arrangiatore e al mixaggio-, agli album di Giorgia Greatest Hits – Le cose non vanno mai come credi (best seller del 2002/2003 con 500mila copie vendute) e Ladra di vento (2003); il brano “Gocce di memoria”, tratto da quest’ultimo album e inserito nella colonna sonora di “La finestra di fronte” di Ozpetek si aggiudica il “Nastro d’Argento 2003”. Si occupa poi del mixaggio di We’ve Got Tonight  di Ronan Keating, presente nell’ultimo album di quest’ultimo e tema principale del film “Notting Hill“. Collabora come produttore, arrangiatore tecnico del suono e/o musicista con artisti italiani di ogni estrazione artistica, dal jazz (Renato Sellani, Attilio Zanchi, Roberto Gatto, Tiziana Ghiglioni, Massimo Moriconi, Gianluigi Trovesi) al pop (Sottotono, Daniele Stefani, Delta V, Giorgia, Alice) al rock (Prozac+, Subsonica, Time Machine, Node, Carnival of Fools, Six Minute War Madness, Tupelo, Sottopressione, Crummy stuff). Realizza remix  per artisti internazionali come Mary J Blidge, Shola Ama e Bill Laswell. Nel 2004 firma il tema principale per la colonna sonora del film “Happy House”. Lo stesso anno, insieme a Emilio Cozzi e Jacopo Rondinella, pubblica l’album On the air, con la band dei Jetlag, di cui è anche produttore. Nel 2006 firma la produzione dell’album dei Rino Ceronti Civiltà Spettacolo. Per due anni consecutivi (2006  e 2007) interviene al “Festival della creatività” di Firenze. Livio ha anche un’etichetta editoriale, la Salazoo, con la quale ha realizzato diverse installazioni e sonorizzazioni per corto e lungometraggi. Ha inoltre aderito al progetto musicale Rezophonic che opera con lo scopo di finanziare la costruzione di pozzi in Africa.
Sergio, oltre a suonare in tutti gli album solisti di Morgan e nelle relative tournèe, nel 2003 lavora col duo milanese dei Masnedo per 11.22.03, una video-installazione realizzata insieme al noto scrittore francese Michel Houellebecq e presentata a Madrid con grande successo di critica e pubblico (finalista al 56° International Film Festival di Locarno). Nel 2006 partecipa alla realizzazione di Le ombre, primo album solista di Lele Battista dei La Sintesi. Nel maggio 2006, invece, è fra gli artisti che prestano il loro contributo alla realizzazione dell’album Lato D, dedicato allo scomparso D.RaD degli Almamegretta. Nel 2007 partecipa alla lavorazione del primo album solista di Andy.
A partire dall’aprile 2007 Sergio collabora con i Baustelle: suona la batteria nel loro quarto album Amen e nel tour che ne segue.


 Redazione 

Cultura e Spettacoli

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