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Welke, Arduini, Amico |
Welke, Arduini, Amico: “Paesaggi di Sogni e Visioni di Morte”
RIPATRANSONE, 2007-08-06 - Che più ti ci affacci e più ne resti sconvolto, in questo discorso dell’Arte, indeciso nel dare un nome definito al paradiso (o inferno) onirico di una tela. Così gente che parla, qualcuno prega una spiegazione -come a convincersi dell’utilità disonesta di parole alla sparuta che ostinate si aggrappano su sogni e paure senza nome. Inaugurata il 21 luglio presso il Palazzo del Podestà di Ripatransone, Paesaggi di Sogni e Visioni di Morte è la mostra collettiva di tre giovani aspiranti artisti frequentanti l’Accademia di Belle Arti di Roma: Michele Welke, Mattia Arduini e Alessandra Amico, esponenti emergenti del panorama contemporaneo. La mostra, un percorso tra pittura, video ed istallazioni, propone temi centrali dell’universo artistico: dalla visione surreale ed astratta del mare di Arduini, all’istintività inconscia delle opere di Welke, fino alla crudezza esplicita della morte di Amico, risolta in tutta la sua inquietante presentazione con conigli decapitati o con arti mozzati. Aperta ogni giorno (dalle 17:00 alle 20:00) fino al 26 agosto, tutto nella sala d’esposizione resta lodevole, il manifesto di un’audacia espressiva che è poi quella di ogni artista (che sia ‘dotato’ o meno): conoscere il frutto privato di un messaggio che descrive un macrocosmo interno pronto a farsi luce solo sul bozzo di una tela. Foto, pitture, forme intime che creano un percorso di esperienze interiori e visionarie, un linguaggio visivo tra emozioni e sofferenze, che sono quelle dei tre vent’enni, che sono quelle che un po’ per uno, nel profondo, accomunano tutti noi.
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Alex Urso
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Cultura e Spettacoli |
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il 06 Aug 2007 alle 15:32 |
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