più acqua libera per tutti
L'ESTORSIONE CON L'ACQUA
L´acqua è un bene che rientra nella sfera dei diritti umani e della salvaguardia della sacralità della vita. Al contrario, nel mondo e anche nel nostro Paese, diventa sempre più un diritto negato, un bene comune sacrificato dalle logiche della privatizzazione e della mercificazione. Il Coordinamento dei Piccoli Comuni si impegna a tutti i livelli per fermare la mercificazione dell´acqua contrastando il processo di privatizzazione di servizi idrici locali con prese di posizione (mozioni, ordini del giorno, delibere, ricorsi, ecc..) sulle decisioni in corso a livello nazionale ed internazionale (Parlamento, G8, Wto, ecc..). I Piccoli Comuni si fanno portatori presso la pubblica opinione di una continua opera di sensibilizzazione non solo sulla gestione idrica a livello locale ma anche sulle decisioni in corso a livello nazionale ed internazionale che possono avere ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini. "Gli Enti Locali, gli Ato e le rispettive Aziende di Gestione del Servizio Idrico - afferma il Portavoce dei Piccoli Comuni Virgilio Caivano - riconoscano nei rispettivi regolamenti il diritto per ogni cittadino alla disponibilità gratuita di 50 litri di acqua potabile al giorno attraverso la presa a carico della collettività dei costi relativi via la fiscalità generale e/o specifica. Il che -continua il Portavoce dei Piccoli Comuni - comporta il divieto di interruzione dell´erogazione del servizio idrico agli utenti morosi per motivi di indigenza. I programmi di investimento - conclude Virgilio Caivano - devono mirare a garantire prioritariamente l´accesso all´acqua come bene primario dei cittadini, con particolare attenzione alle utenze residenziali di prima abitazione. Meno poltrone, meno consorzi, meno missioni milionarie e più acqua libera per tutti e, naturalemente più aria".
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