-“UN DUE TRE STALLA” FA FLOP, COLDIRETTI MARCHE SODDISFATTA LUZI: “LA RAPPRESENTAZIONE CARICATURALE DELL’AGRICOLTURA NON PAGA E IL PUBBLICO LO HA FORTUNATAMENTE DIMOSTRATO”
“L’ulteriore calo di ascolti di ‘Un, due, tre... stalla’ conferma che l’agricoltura da operetta che viene proposta dalla trasmissione è ben diversa da quella reale, e il pubblico lo ha capito”. E’ il commento del presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, al perdurante flop del reality Mediaset, fondato su una rappresentazione caricaturale del lavoro in campagna. “Nei giorni scorso abbiamo avuto parecchie telefonate di protesta da parte di nostri imprenditori, infuriati per il modo in cui la loro attività veniva presa in giro dipingendone un quadro gratuitamente macchiettistico e denigratorio – aggiunge Luzi -. Qualcuno di loro ci aveva addirittura manifestato la volontà di ricorrere alle vie legali sentendosi danneggiato a livello di immagine”. Sulla faccenda era intervenuto nei giorni scorsi anche il movimento giovanile della Coldiretti, che aveva invitato i responsabili della trasmissione a trascorrere un week end in uno degli agriturismi di Terranostra per capire che la vera agricoltura è quella che ogni giorno garantisce la qualità dei prodotti e la sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini, non certo quella rappresentata nel programma. “Un invito che facciamo nostro – conclude Luzi – poiché consentirà di verificare di persona la rivoluzione avvenuta in pochi anni nelle campagne italiane”.
-MARCHIO DI QUALITA’ PER QUATTRO AGRITURISMI PICENI TERRANOSTRA ASCOLI-FERMO SODDISFATTA PER I PREMI ISNART “ABBIAMO UN RUOLO DI PRIMO PIANO NELL’OFFERTA TURISTICA” E PER LE VACANZE DI PASQUA SI ANNUNCIA IL TUTTO ESAURITO
“Il marchio di qualità assegnato dall’Isnart a quattro agriturismi piceni conferma che questo settore recita un ruolo di primo piano all’interno dell’offerta turistica provinciale”. Lo afferma Terranostra Ascoli-Fermo, dopo i riconoscimenti che Unioncamere ha conferito al “Fiorano” di Cossignano, all’Oasi biologica di Montedinove, alla “Casetta delle Marche” di Montefiore e al MES (Modulo ecologico sperimentale) di Petritoli.
Il progetto, promosso dal sistema camerale in tutto il territorio nazionale, ha l’obiettivo di dotare le strutture ricettive di un marchio di qualità: elemento distintivo a garanzia di standard di servizio ed a tutela dell’ospite. “Le strutture agrituristiche hanno oggi raggiunto un alto livello qualitativo, proponendo un diverso modo di vivere la vacanza che vede la campagna come luogo non solo di relax, ma anche di ritorno a uno stile di vita più sano – spiega Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti -. Il tutto grazie anche a una domanda crescente di scoperta del territorio e dei cibi a esso strettamente legati per accoppiare i piaceri delle ferie a quelli del mangiare sano”.
E intanto la Pasqua si annuncia all’insegna del tutto esaurito, sia a tavola che dal punto di vista dell’ospitalità, tanto che le previsioni danno un aumento del 20% delle presenze rispetto allo scorso anno. Molti gli agriturismi che propongono dei menù all’insegna dei piatti della tradizione. Sulle tavole non mancherà dunque la pizza di formaggio, abbinata a salame e uova sode, mentre la parte del leone la farà come sempre... l’agnello.
PASQUA: L’“AGNELLO DELLA MARCA” SBARCA NEGLI IPERMERCATIGARANTENDO AI CONSUMATORI CARNE MARCHIGIANA CERTIFICATA COLDIRETTI RENDE NOTO L’ACCORDO TRA BOVINMARCHE E COOP“UN PASSO IMPORTANTE VERSO IL ‘DIRITTO DI SCAFFALE’” L’agnello certificato “made in Marche” sbarca anche negli ipermercati. In vista delle festività di Pasqua, Coldiretti Marche rende noto che Bovinmarche e Coop Adriatica hanno raggiunto un accordo per la fornitura di carne di “Agnello delle Marca”, il marchio che identifica la carne ovina proveniente da animali nati e allevati sui pascoli delle nostre montagne secondo un rigido disciplinare di produzione. L’intesa commerciale riguarda i cinque ipermercati marchigiani del gruppo e darà ai consumatori la possibilità di portare in tavola a Pasqua un prodotto marchigiano al cento per cento con cui preparare i piatti classici della tradizione.“Al contrario della carne bovina, quella ovina non è ancora ‘coperta’ dall’obbligo di etichettatura dell’origine – spiegano Coldiretti Marche e Bovinmarche -. Questo accordo punta dunque a dare garanzie ai consumatori sulla marchigianità del prodotto, a valorizzare il lavoro delle imprese mettendo in evidenza il legame col territorio e ad aumentare il consumo dei nostri prodotti da parte della grande e media distribuzione, il cosiddetto diritto di scaffale’”. La carne di Agnello delle Marca è caratterizzata da un marchio con logo e serie numerica che permette di identificare l’animale e l’allevamento da cui proviene. L’etichetta è fatta con amido di mais e applicata con una speciale colla anch’essa di mais. In questo modo, potrà essere tranquillamente cotta assieme alla carne senza alcun problema. “L’agnello che arriva oggi sulle tavole è nella maggior parte dei casi ‘nazionalizzato’, ovvero importato dall’estero e poi macellato in Italia – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Ciò gli garantisce di poter essere venduto come italiano, ma è chiaro che la trasparenza verso il consumatore è minima. Senza dimenticare che la carne di agnello realmente marchigiana è più gustosa e saporita rispetto a quella importata”. AGNELLO: LA PRODUZIONE ANNUALE