Parte da una impostazione errata la riorganizzazione sanitaria territoriale .
Una impostazione falsata dal ruolo autoritario della Regione Marche – ASUR - incapace di adoperare scelte legate alle esigenze dei cittadini.
Oggi e’ inutile creare campi di scontro sulla autonomia dei Direttori di Zona quando questa autonomia mai gli e’ stata concessa.Il Sindacato non puo’ accettare una riorganizzazione piu’ incline agli equilibri politici che alla risoluzione dei problemi di chi sta male.L’Ugl non condivide questa maniera di operare soprattutto alla luce di scelte destinate a retrocedere la qualita’ sanitaria nelle periferie territoriali della Regione Marche .
Mai come in questo ultimo decennio San Benedetto e’ stata umiliata nella programmazione sanitaria per colpa di scelte scellerate.
Oggi siamo affidati all’ottima conduzione del Dott.Petrone al quale rinnoviamo la nostra fiducia, che certamente sapra’ valorizzare il personale motivato.
In passato mai sono stati stabiliti chiaramente obiettivi di qualita’ in grado in valorizzare una struttura sanitaria , quale e’ il Madonna del Soccorso , di confine all’abbruzzo e ad alta densita’ turistica . Riteniamo pertanto decisivo un netto rifiuto alle proposte di riduzioni quanti-qualitative dei livelli assistenziali nel nosocomio Sambenedettese mentre riteniamo sia altri i livelli su cui discutere in area vasta : 1)per area vasta non si puo’ pensare solo ad Ascoli e San Bnedetto ma occorre includere anche Fermo ;
2) premesso cio’, nella suddetta area debbono essere discusse e ripartite solo le alte specializzazioni e non messe in discussioni le attivita’ di base che ogni presidio possiede in maniera strutturata .
Nel nosocomio locale non si puo’ ridurre un bel nulla , anzi , e possiamo fare anche degli esempi :
A) La Card./Utic deve mantenere competivita’, forte degli oltre 900 pazienti impiantati di PM, semestralmente seguiti dall’equipe Medica ed Infermieristica, occorre pertanto sostenere il buon nome del reparto soprattutto nell’impiantistica PACE-MAKER E RIABILITAZIONE CARDIOLIGICA, onde scongiurare un destino ambulatoriale di un settore costruito in tanti anni a partire dagli anni 70, quando nella zona, oggi denominata area vasta, nessuno possedeva l’unita’ coronarica . Oggi, a distanza di 30 anni , quali riduzioni delle attivita’ ci propone la Regione Marche, capitanata anche da politici locali?
B) Inutile pensare a ridimensionamenti che riguardano i reparti tradizionali come Pediatria, Oculistica, oppure della Fisioterapia Riabilitativa in regime di ADI.
La Neurologia regge sempre bene nonostante le continue difficoltà tanto che oggi rimane l’unico reparto a resistere rispetto alla dilagazione delle specializzazioni conquistate da altri Ospedali sul Territorio.
Non dimentichiamo l’ottima dote ereditaria lasciata dal Prof. Dardari, dal Prof.Sorge, dal Prof. Floris, dal Prof.De Franco oppure del Prof. Barigazzi i quali hanno lottato affinche’ oggi si potesse continuare a raccogliere una ottima qualita’ sanitaria. La Rianimazione fu inaugurata e sorretta dal Dott Fioravanti e dalla sua equipe per molti anni sino a passare il testimone all’illustre e attuale Dott Mario Narcisi. Il reparto Geriatria dallo stoico Dott Guido passò al Dott Sabatini e tutt’oggi possiede ottimi Medici capaci di guidare un reparto dotato di ottima capacità assistenziale.
Il Centro Antidiabetico da uno stanzino 3x2 e’ riuscito a conquistare grandi spazi con una capacita’ attrattiva professionale di notevole importanza.
Oggi la situazione è notevolmente cambiata per mancanza di politici di razza, dove idee di pochi vengono surclassate da un Ancona centrismo capace di divorare gran parte delle risorse regionali.
Non si possono far pagare ai cittadini ed ai lavoratori della sanita’ scelte sbagliate dai Politici Regionali attraverso riduzioni che principalmente ricadrebbero sulla qualita’ della vita della popolazione.
( * ) UGL SANITA’ PROVINCIALE
UGL MEDICI