Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce lancia l’allarme doping fra i giovani e i pericoli degli integratori come segnalato anche dal ten. col. Garofano comandante del Ris di Parma nelle sue recenti visite a Lecce.
Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce la cui delega è stata assegnata all’Assessore Carlo Madaro, interviene sull’attuale preoccupante fenomeno della diffusione del doping fra i giovani ed in particolare fra quelli in età scolare. Secondo una recente statistica, infatti, sarebbero il 5,7 % di tutti i ragazzi in età scolare ad assumere sostanze rischiose per la salute del proprio fisico al fine di aumentare le performance sportive.
Ciò che più è preoccupante è l'uso improprio di farmaci comuni assunti non per curare un disturbo, ma per ottenere prestazioni fisiche migliori. Le sostanze che vengono usate, sono prevalentemente prodotti biotecnologici che imitano sostanze che già esistono nell'organismo e che pertanto risultano anche molto più difficili da riscontrare attraverso la classica analisi delle urine. Una di queste sostanze, venuta spesso alla ribalta delle cronache sportive, è la eritropoietina. Sempre più spesso si fa uso anche di ormoni o sostanze che ne facilitano la produzione, o anche di insulina. Ma preoccupa, anche, l'uso improprio di farmaci comuni: antinfiammatori, cortisonici; oppure di prodotti che agiscono sul sistema nervoso centrale o sul cuore, molti dei quali hanno limitazioni d'uso o comunque possono essere acquistati solo se dietro prescrizione medica.
E i cosiddetti integratori - come ha tenuto a precisare il Ten. Col. Garofano Comandante del Ris di Parma durante gli incontri presso alcune scuole della Provincia - ed in particolare fra questi la creatina non sono così innocui. Quest’ultima non dovrebbe mai essere assunta prima dei 12 anni e mai in dosi superiori ai 6 grammi al giorno, dose ampiamente superata dagli sportivi. Alcuni fra questi prodotti che spesso necessitano solo di una notificazione al Ministero della Sanità e non di un’apposita autorizzazione Ministeriale, celano all’interno, seppur in minime tracce, sostanze altamente pericolose per l’organismo fra cui le famigerate amftetamine.Per di più la distribuzione di queste sostanze avviene attraverso canali non spesso legittimi e poco controllati. Da qualche anno è la rete internet il luogo preferito per l’acquisto di tali tipi di prodotti che ha sostituito gradualmente la rete dei cosiddetti venditori porta a porta che visitavano i luoghi di ritrovo degli sportivi.E’ bene ricordare che la legge 376 del 14 dicembre 2000 ha stabilito pene severe per gli assuntori e i commercianti di sostanze proibite o gli usi impropri di sostanze lecite.
E’ considerato doping, infatti, la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.Lo “Sportello dei Diritti” ritiene, quindi prioritaria l’attivazione presso la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping del Ministero della Salute un piano di ricerca per la prevenzione e la tutela della salute dei giovanissimi che si avvicinano al mondo dello sport, nonché maggiori controlli sulla produzione e messa in commercio di integratori alimentari.Lecce, 06 gennaio 2007, L’Assessore Carlo Madaro