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Don Fortunato Di Noto

Sesso, Scuola e...Ultimo Tanga a Lecce

Ultimo Tanga a Lecce: Videobullismo/ Provveditorati agli Stupri
Lunedí 02.04.2007 16:55 

A pochi giorni dall'intervista a luci rosse a una prof, dalla Rete arrivano nuove immagini. Don Fortunato Di Noto parla con Affari degli ultimi casi e commenta: sono i nipoti del '68, la rivoluzione che è fallita. "Ci vuole la tolleranza zero".

 

Guarda il videocommento:
Ministro Fioroni, si ricorda la prof col tanga?
sul link http://canali.libero.it/affaritaliani/coffee/cosenostre/cosenostre0204.html

 


Ultimo Tanga a Lecce

di Angelo Maria Perrino

 


Giuseppe Fioroni

Ministro Fioroni, perchè non fa un salto a Lecce, al Provveditorato agli studi? Si ricorda di quel video comparso su Internet mesi fa con grande scandalo e scalpore, in cui la professoressa di Matematica dell'istituto tecnico aeronautico si faceva palpeggiare il sedere, edulcorato da un provocante perizoma, da alunni adolescenti magari imberbi, ma certo supereccitati? Bene, signor ministro della Pubblica Istruzione, mentre lei era impegnato nei congressi (e negli scannamenti) del suo partito, la Margherita, che lì, in Puglia, ha registrato il successo del suo candidato contro quello di Enrico Letta, sempre in Puglia un suo referente meno politico e più istituzionale, il Provveditore agli studi, si lavava le mani dalla gestione di questo caso di malascuola. O meglio, faceva pilatescamente come si fa spesso in Italia: si apre un'inchiesta, ma non si decide nulla. Per la serie: campa cavallo.

Il provveditorato ha infine fatto una riunione in quell'istituto, a fine febbraio, dopo le segnalazioni scandalizzate giunte da una docente, che si è conclusa con blande ammonizioni agli alunni coinvolti nei palpeggiamenti videofilmati. Sulla prof dello scandalo, neanche una parola. Una reazione corporativa? Certamente sì, viste le conclusioni diametralmente opposte cui sono giunti invece i magistrati penali. Che al termine dell'istruttoria hanno concluso dando inequivocabilmente la colpa alla prof, che è stata sospesa per due mesi dall'insegnamento e deve ora rispondere di reati gravissimi per un docente:  atti sessuali con minori aggravati dagli obblighi di educazione, vigilanza e custodia. Nonchè corruzione di minorenni.Quelli della prof sono, per i giudici, comportamenti lesivi della personalità degli studenti e di uno sviluppo sessuale armonico ed equilibrato. Oltre che diseducativi.

Capito, signor ministro? La prof, anzichè formare, deforma i suoi allievi, lede l'armonia e l'equilibrio del loro sviluppo sessuale. Capito, ministro, dove si formano gli squilibrati e gli erotomani che poi violentano le donne in strada. A scuola. Capito chi li forma? Insegnanti come questa prof di matematica con il perizoma. Del resto, dall'istruttoria son saltati fuori particolari inquietanti a carico della prof. Scrivono testualmente i magistrati:"E' emerso uno scenario che lascia francamente allibiti per la natura e la continuità degli atti consentiti da una docente sul suo corpo, sicuramente qualificabili "sessuali". La vicenda videoregistrata non rappresenta che un fotogramma di una lunga sequenza di condotte anomale protrattesi per tutto il primo anno scolastico (2004-2005) e per buona parte del secondo".

Questi comportamenti sconvenenti la prof li teneva anche in altre scuole dove insegnava (ha una cattedra anche a Squinzano, vicino a Lecce). E dal quadro messo insieme dai carabinieri, che hanno intervistato i colleghi insegnanti, emerge che la focosa prof continua a vestire abiti "non consoni" all'ambiente scolastico. Che nella sua classe, una prima, si sarebbero spesso presentati ragazzi del quarto e del quinto anno che, con la scusa di assistere alle lezioni, avrebbero gratificato la prof nel suo narcisismo erotico ed estetizzante. Una volta questi studenti l'hanno anche palpeggiata per strada mentre scendeva dall'auto, senza trovare resistenze. Il giudice ha concluso che la personalità della prof è incompatibile con le sue funzioni di insegnante perchè "fortemente gratificata dagli apprezzamenti maschili per le proprie fattezze fisiche, dall'attrazione che riesce ad esercitare sui suoi alunni e dalle attenzioni di natura sessuale da questi riservatele". I giudici definiscono il clima in aula durante le sue lezioni "boccaccesco".

La prof, tra l'altro, non avrebbe mai reagito o impedito ai ragazzi di toccarla; non sono stati individuati provvedimenti disciplinari, nè segnalazioni alla preside o ai responsabili dell'istituto e tanto meno ai genitori. Gli episodi contestati sarebbero accaduti solo durante le sue lezioni e con nessuna altra collega (gli studenti hanno riferito che un'altra prof, quella di Italiano, molto avvenente, non gli permetteva neanche di avvicinarsi alla cattedra). Gli episodi, poi non hanno riguardato tutti gli alunni, ma solo una parte. I colleghi della prof hanno definito quella classe "rispettosa ed educata", al contrario di quanto ha detto l'indagata al gip cercando di dar la colpa agli studenti. Amara l'osservazione dei giudici: "E' difficilmente comprensibile davanti ad alunni, per quanto esuberanti o indisciplinati, una così incondizionata e permanente arrendevolezza, che lede la dignità di donna ancor prima che di docente".

Allegando le parole esatte degli studenti: "Pur accorgendosene. non reagiva assolutamente.Tanto che noi diventammo più intraprendenti e non vedevamo l'ora di avere lezione con lei per palpeggiarla, senza venire mai ostacolati"., ha detto uno di loro. E un altro: "La prof non ha mai reagito, non si è mai lamentata, non ci ha ostacolati, tant'è che proprio per questo suo modo di fare ci ha incoraggiati a fare meglio e di più". Le sue lezioni erano talmente ambite che, come hanno spiegato gli allievi, si svolgevano "a POSTO PRENOTATO". Cinque ragazzi avrebbero preso posto attorno alla cattedra per palpeggiarla e baciarla sul collo e sulla schiena.Un altro studente ha raccontato che una volta è rimasto sotto la cattedra per tutta la lezione e a toccarla: "Era compiaciuta e al limite allontanava dolcemente la mano. Tanto che si ricominciava".

E la conferma è giunta anche da una allieva, estranea ai festini: "Non vedendo alcuna reazione, i miei compagni hanno continuato prendendo coraggio e pian piano si sono spinti sempre oltre. Fino a toccarla nelle parti intime". Insomma, ministro Fioroni, più che un'aula sembra un postribolo, più che una lezione un'ammucchiata. E la prof in tanga più che un'educatrice una ninfomane. Per carità, non si vuol esser bacchettoni. Ma ci vuol molto per capire che la suddetta prof ha sì il pieno diritto di vivere la sua esuberanza sessuale, ma, per favore, non in classe? Ed è troppo pretendere che non siano solo i magistrati a intervenire, ma anche l'amministrazione scolastica? I giudici hanno detto, nel sospenderla per due mesi, che se restasse in servizio è molto probabile che continuerebbe a comportarsi allo stesso modo.

E allora, dopo due mesi di sospensione si spera forse che torni pentita, rinsavita e sessualmente tonica? Ministro Fioroni, son finiti i congressi di partito? Non sarà il caso che faccia un salto in Puglia? Potrà cogliere l'occasione per congratularsi con il neosegretario della Margherita, che è un suo uomo, ma soprattutto, poi, sperabilmente ,proseguirà per il provveditorato di Lecce dove, è un modesto suggerimento, manderà a casa la prof, suggerendole un nuovo mestiere. Potrebbe essere una testimonial delle vacanze trasgressive in Salento. E poi vorrà licenziare anche il provveditore, che in tutti questi anni ha dormito. E richiesto di un suo intervento, da perfetto burocrate irresponsabile, se n'è lavato le mani.


 


  

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