MASSIGNANO, 2006-08-28 - Si conclude con la qualità e la bellezza artistica delle opere selezionate, quelle finaliste, che rappresentano in fondo l’unico motivo per cui valga la pena sperare in una futura conferma del festival. …benvenuti viandanti della pellicola, qui troverete ristoro…e magari tra lo spettacolo esilarante di un pagliaccio e lo show appassionante di un funambolo riusciremo a commuovervi…
CortoperScelta chiude i battenti, un po’ con l’amaro in bocca (vedi la limitatezza economica a cui deve far fronte proibendosi un panorama ben più ampio di quello provinciale) e un po’ -ma che poi è molto più di un po’- con quel senso di soddisfazione che resta da stimolo, lo sprono ad un arrivederci che non è addio. Ci si prova, e si resta in piedi, anche in questa quarta edizione che giunge a capolinea.
Sono passati quattro anni, centinaia di pellicole e la voglia che piano si realizza di esserci, di proporsi in quell’offerta culturale diversa che è il corto. Delicato, rabbioso, veloce come la voglia di imprimere sensazioni e sul batter di lancette d’orologio correre con una macchina da ripresa e solleticare fantasia. La prigione di un macrocosmo, l’impegno alla sperimentazione, alla narrazione fiabesca veloce come il tempo quand’è breve. Dieci minuti d‘offerta cinematografica che dice tutto e forse nulla di quel mondo eclettico ed affascinante che è il cinema.
CortoperScelta, 2006. Quattro anni passati dal semplice entusiasmo di un gruppo di ragazzi, ad oggi, alla certezza di aver a che far con un’iniziativa ben più lodevole di considerazione e spazio in vetrina.
Ieri, a Massignano, le finali di un festival che non delude, che davvero meriterebbe ben più ampi orizzonti, che si limita (per forze maggiori) e ne resta se vogliamo offeso. I livelli di competizione ci sono tutti. La qualità dei lavori in corso non delude, le sfumature di questi corti si alternano in un gioco di grande impatto visivo ed emotivo su un pubblico che, seppur non del tutto esperto, resta comunque capace di applaudire l’energia trascinante di un’arte che sempre riesce a disegnare sentimenti e stati d’animo a piacimento di pellicole proiettate sullo schermo: la cinematografia.
Ore 21.30. Si inizia ancora una volta con gli omaggi -mai troppi- al regista Vittorio De Seta, il grande padre del cinema documentario italiano. Proiettati Un giorno in Barbagia e I Dimenticati, due splendidi e delicati filmati, tra usanze e tradizioni, tra le sfaccettature di rituali mitici che disegnano le storie della nostra cultura. Senza troppe parole né commenti esterni, la sequenza di immagini che sembrano ormai ben lontane dai nostri rituali oggi, piuttosto meccanizzati: il meridione si racconta ancora tramite le mani di un “contadino del mare”.
Il programma serale freme ad entrare nel vivo. Ancora poco, l’attesa di una terza proiezione, preludio all’apertura di sipario. Tocca a Lotta libera di Stefano Viali (vincitore del premio David di Donatello 2005 per il miglior cortometraggio) aprire le scene; le varie autorità sfilano tra saluti e ringraziamenti e poi gli annunci finali a seconda delle sezioni:
CORTO MARCHE - 1° Robespierre, de Il posto delle fragole, collettivo di artisti marchigiani. E’ un corto colorato, di forte impatto visivo, tra spunti politici ed un particolarissimo stile umoristico e sperimentale. CORTO ITALIA – Primi a pari merito Just in God, di Giorgio Carella e Do you see me? di Alessandro De Cristofaro. CORTO SCUOLA – 1° Le luci di Masha, di Agrippino Russo, ovvero un tentativo riuscito di rivisitazione moderna della fiaba de La piccola fiammiferaia.
PREMIO “La linea dell’Occhio” – 1° Disco Inverno, di Andrea Caccia. PREMIO PUBBLICO – 1° Ultimo tentativo, di Claudio Moschin, nel quale il regista, in un lavoro davvero commovente, racconta attraverso immagini e testimonianze, la tragedia del Vermicino che tanto impressionò l’Italia ormai venticinque anni fa.
Montefiore, Ripatransone, Cupra Marittima, San Benedetto e Massignano: CortoperScelta è sempre più un evento che prende forma e lineamenti precisi. La qualità delle opere in gara, la seria e rigorosa selezione operata da esperti del campo, le prospettive allettanti di una meritata vetrina che tarda ad arrivare. E’ un ottimo festival, un evento di riferimento nel panorama regionale del settore. Ottimi sono gli spunti artistici di rilievo nazionale portati sulla scena, come ottimo e lodevole è l’impegno e la costanza che questa organizzazione, Arancia Meccanica, sembra non perdere in nome di un’arte grande e delicata come il cinema.
…benvenuti viandanti della pellicola, qui troverete ristoro…e magari tra lo spettacolo esilarante di un pagliaccio e lo show appassionante di un funambolo riusciremo a commuovervi…
Nella Fotogallery i vincitori