EFFETTI SULLA SALUTE
2006-03-02 - L’introduzione dei videoterminali negli ambienti di lavoro è stata accompagnata
per anni da falsi allarmi circa possibili problemi per la salute
derivanti dal loro uso prolungato, così come spesso avviene di fronte
a nuove tecnologie di cui non si conoscono i potenziali pericoli.
Appare utile ribadire che l’evidenza scientifica ed epidemiologica
sostiene in misura incontrovertibile che "in soggetti addetti ai videoterminali,
non sono stati messi in evidenza né la comparsa di una patologia
oculare né l’aggravamento di eventuali disturbi o turbe persistenti, attribuibili
all’eventuale rischio lavorativo".
Una abbondantissima letteratura tecnico-scientifica ha quindi stabilito
che il videoterminale di per sé non rappresenta un rischio per la salute
dell’operatore, bensì è la sua utilizzazione in condizioni ambientali e
organizzative non idonee a poter provocare disagi e/o disturbi reversibili
e prevedibili per i lavoratori, consistenti in:
• affaticamento visivo (astenopia); • disturbi muscoloscheletrici da postura e movimenti ripetitivi;
• affaticamento mentale (stress). A tutt’oggi chi si occupa di formazione negli ambienti di lavoro si
accorge che non sono del tutto scomparse ingiustificate preoccupazioni circa:
• le radiazioni ionizzanti (raggi X) emesse dai tubi catodici degli schermi (peraltro in via di sostituzione da quelli a cristalli liquidi); • le radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici);
• effetti sulla gravidanza; • danni visivi (patologie oculari);
• insorgenza o aggravamento di vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia). Consultare la guida in pdf cliccando il link: http://www.ac.infn.it/sicurezza/Libretto.pdf